Un agente di polizia locale è accusato di emettere sanzioni in modo irregolare e di usare risorse pubbliche per scopi personali.
Un agente di polizia locale di 49 anni, attualmente in servizio nei comuni di Visano e Acquafredda, in provincia di Brescia, si trova al centro di un’indagine per presunte irregolarità nel suo operato. Secondo le accuse, l’agente avrebbe utilizzato le riprese delle telecamere installate all’ingresso del paese per visionare i veicoli in transito, successivamente emettendo sanzioni per mancanza di assicurazione o revisione dopo una verifica nel database della motorizzazione.
Accuse di falsità in atti pubblici
Questa pratica, considerata irregolare, lo ha portato ad essere accusato di falso in atto pubblico. La questione si complica ulteriormente considerando il passato dell’agente, segnato da altri due episodi controversi.
Il primo episodio, avvenuto quando l’agente era in servizio in città, gli è costato una condanna a tre anni. Secondo quanto riportato da BresciaToday, l’agente avrebbe utilizzato l’auto di servizio per incontri in zona industriale per ben 14 volte.
Nel secondo episodio, ancora non giudicato in aula, l’agente è indagato per “usurpazione di funzioni pubbliche e utilizzo abusivo di sigilli” per aver presumibilmente usato un timbro del comune per un documento necessario alla moglie.
Le sanzioni e la difesa dell’agente
La vicenda più recente riguarda l’emissione di una cinquantina di multe a conducenti le cui vetture sono risultate prive di assicurazione o revisione.
Ciò che solleva dubbi è il metodo utilizzato per l’emissione delle sanzioni: l’agente, stando alle accuse, avrebbe agito da remoto dal suo ufficio, utilizzando telecamere non omologate, senza essere fisicamente presente sulla strada. Questo modo di procedere è considerato irregolare e al di fuori delle prassi standard.
L’agente si è difeso dalle accuse sostenendo di non aver potuto fermare in sicurezza le automobili a causa del traffico intenso.
La sua posizione al momento rimane una questione di dibattito, con l’intera situazione che pone interrogativi sulle pratiche operative della polizia locale e sull’uso delle risorse pubbliche. Mentre l’indagine prosegue, la comunità e le autorità attendono ulteriori sviluppi per chiarire completamente la situazione e determinare la veridicità delle accuse mosse nei confronti dell’agente.