Andrea Piazzolla e Gina Lollobrigida durante la trasmissione televisiva in onda su Rai Uno ''Domenica In'', Roma 22 settembre 2019. ANSA/FABIO FRUSTACI
Andrea Piazzolla, ex assistente di Gina Lollobrigida, è stato condannato a tre anni per aver sottratto beni per circa 10 milioni di euro dal patrimonio dell’attrice.
Il tribunale di Roma ha emesso una sentenza significativa nel caso di Andrea Piazzolla, ex assistente della defunta icona del cinema Gina Lollobrigida.
Piazzolla è stato condannato a tre anni di reclusione per circonvenzione d’incapaci, un reato che si verifica quando una persona approfitta della vulnerabilità di un’altra per trarne vantaggio.
Secondo il tribunale, Piazzolla ha illecitamente sottratto beni per un valore approssimativo di 10 milioni di euro dal patrimonio dell’attrice, tra il 2013 e il 2018.
Questa sentenza rappresenta la conclusione di un’indagine che ha esplorato la dinamica e le circostanze sotto le quali i beni sono stati trasferiti dal patrimonio di Lollobrigida a Piazzolla.
Il tribunale ha anche ordinato il sequestro di beni del valore di mezzo milione di euro, un passo importante nel processo di giustizia e di recupero delle perdite subite dall’eredità di Lollobrigida.
La condanna di Andrea Piazzolla mette in luce la complessa relazione tra l’ex assistente e l’attrice. L’accusa sostiene che Piazzolla avrebbe persuaso Lollobrigida, scomparsa il 16 gennaio, della sua indispensabilità, guadagnando così un accesso quasi illimitato ai suoi beni.
L’accusa ha dipinto un quadro di un rapporto squilibrato, in cui Piazzolla aveva esercitato un’influenza eccessiva sull’attrice, portandola all’isolamento dal resto del mondo.
Questa dinamica di potere e manipolazione ha sollevato questioni etiche e legali importanti, riguardanti la protezione delle persone vulnerabili e l’abuso di fiducia. La sentenza mira non solo a punire il reato commesso, ma anche a mandare un messaggio forte sulla responsabilità e l’etica nel trattare con individui in posizioni di vulnerabilità.
Prima della sentenza, Andrea Piazzolla aveva espresso la sua convinzione di aver agito nel migliore interesse di Lollobrigida, affermando di essersi preso cura di lei con amore. Queste parole hanno gettato ulteriore luce sulle complesse dinamiche emotive all’interno della loro relazione.
Dall’altra parte, Milko Skofic, figlio di Gina Lollobrigida, ha accolto la sentenza con soddisfazione, pur esprimendo un sentimento di amarezza per la situazione complessiva. La sua dichiarazione riflette il dolore e il rimpianto per il tempo perduto e per non essere stato in grado di proteggere sua madre da quella che considera una grave ingiustizia.
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