Nicola Turetta, padre di Filippo, assassino di Giulia Cecchettin, esprime dolore e sconcerto per l'azione del figlio, offrendo condoglianze alla famiglia della vittima.
Nicola Turetta esprime il suo shock e dolore per l’omicidio di Giulia Cecchettin commesso dal figlio, ammettendo di non aver rilevato segnali premonitori.
Nicola Turetta, padre di Filippo, si confida sull’omicidio di Giulia Cecchettin, definendolo come l’uccisione del suo “angelo”.
Intervistato da “Quarto Grado”, rivela il suo stato di shock per l’azione del figlio. “Ha ucciso quella che lui amava”, dice Turetta, esprimendo incredulità e dolore per la tragedia.
Nicola Turetta ammette di non aver percepito alcun segnale di pericolo nei mesi precedenti l’omicidio.
“Non puoi essere un agnello fino a quella sera e poi cambiare tutto d’un tratto”, riflette, sottolineando la difficoltà di comprendere il drammatico cambiamento del figlio. Riconosce le parole di Filippo sul suo stato emotivo, ma non le aveva mai considerate come un vero pericolo.
Nicola Turetta sottolinea che Filippo non sembrava depresso o isolato come descritto da altri. “Era sereno”, afferma, confidando nel trovare risposte direttamente dal figlio.
“Gli chiederemo il perché di tutto questo: perché siamo qui ora e perché Giulia non c’è più”, dichiara, evidenziando la sua ricerca di comprensione e la speranza di trovare spiegazioni all’incomprensibile tragedia.
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