Nel caso dell'omicidio di Giulia Cecchettin, l'assassino Filippo Turetta potrebbe vedere notevolmente ridotta la sua pena, grazie alla riforma Cartabia e ad altre strategie difensive.
Filippo Turetta si prepara per l’interrogatorio in carcere, affrontando domande sull’omicidio di Giulia Cecchettin, con la premeditazione come possibile chiave dell’accusa.
Filippo Turetta, detenuto nel carcere Montorio di Verona, si è incontrato con diverse figure chiave in preparazione all’interrogatorio. Ha ricevuto la visita del cappellano e ha incontrato uno psicologo e un educatore.
Cruciale è stato l’incontro con il suo legale, Giovanni Caruso, in vista dell’interrogatorio dal gip e dal pm. Turetta ha tre opzioni per l’interrogatorio: avvalersi della facoltà di non rispondere, rendere dichiarazioni spontanee o rispondere alle domande del magistrato. Le accuse che deve affrontare comprendono sequestro, omicidio e potenzialmente occultamento del cadavere di Giulia Cecchettin.
Diverse domande chiave attendono Turetta, che potrebbero chiarire l’ipotesi di premeditazione nell’omicidio. Queste includono il motivo per cui avesse con sé due coltelli, l’acquisto di nastro adesivo prima dell’evento, il destino dello smartphone di Cecchettin e la presenza di un libro per bambini vicino al corpo.
Altre questioni riguardano i 300 euro trovati con Turetta, la sua conoscenza della zona dove è stato trovato il corpo e l’uso del nastro adesivo. La risposta a queste domande potrebbe definire meglio le accuse contro di lui, con la possibilità di aggiungere l’occultamento del cadavere e le aggravanti della premeditazione e della crudeltà all’ipotesi accusatoria.
Gli investigatori stanno analizzando le tracce di sangue trovate sul luogo della presunta prima aggressione, vicino alla casa di Cecchettin. Questo potrebbe indicare che ci siano state due distinte aggressioni, cambiando significativamente il quadro accusatorio. Le analisi dei Ris di Parma saranno cruciali nel determinare il corso dell’indagine.
Inoltre, il legale di Turetta potrebbe presentare richieste specifiche, come gli arresti domiciliari o una perizia psichiatrica, che influenzerebbero ulteriormente il caso.
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