Miracolo in terapia intensiva, prende il Covid e finisce in coma. “Quando mi sono svegliata avevo partorito due gemelli”

Una reumatologa di Birmingham, in coma a causa del Covid, ha partorito due gemelli tramite cesareo d’urgenza. Svegliatasi senza ricordo dell’evento, ha faticato a credere che i bambini fossero suoi. La loro sopravvivenza è un tributo alle cure mediche eccezionali.

Drammatico inizio di una nuova vita

Una storia di resilienza e miracolo emerge dall’ospedale di Birmingham, dove una donna, reumatologa e madre, ha affrontato una situazione disperata a causa del Covid-19.

Contratta la malattia nel marzo 2020, in piena pandemia, la donna ha rapidamente visto peggiorare le sue condizioni, portandola a un ricovero urgente in terapia intensiva.

Incinta di 24 settimane di due gemelli, la situazione si è complicata ulteriormente quando uno dei feti, Pascal, ha subito un ictus intrauterino, mettendo a rischio la sua vita.

Decisione salvavita dei medici

Affrontando una scelta difficile, i medici hanno optato per un parto cesareo d’urgenza mentre la donna era in coma.

“Ho partorito in coma, due settimane dopo essere entrata in ospedale”, racconta la madre nel suo articolo sul Guardian. Nonostante le prospettive incerte, con il 50% di possibilità di sopravvivenza e sviluppo normale per i gemelli, e l’aggravante della condizione materna dovuta al Covid, i neonati hanno superato molteplici interventi, lottando per la vita.

Il risveglio e la realizzazione

Dopo altre due settimane di coma, la donna si è svegliata, inizialmente incapace di credere di essere diventata madre.

“Quando ho visto i bambini, ho pensato che fosse un sogno e che non fossero miei”, descrive la madre.

La conferma è arrivata dalla sua fisicità cambiata e dal latte materno. I bambini hanno trascorso 116 giorni in terapia neonatale, ma alla fine sono sopravvissuti senza effetti sulla loro salute o sviluppo.

La madre, rimasta sei settimane in ospedale, esprime profonda gratitudine verso il personale medico: “Sarò per sempre grato che la nostra assistenza sia stata gestita da colleghi così eccellenti”, conclude nel suo commovente racconto.

Emanuele Larocca

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Emanuele Larocca

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