De Filippi in balia degli eventi: Ayle abbandona lo studio di Amici 23

Inaspettata uscita di Ayle dallo studio di Amici 23. De Filippi incredula cerca di capire cosa stia accadendo.

Il comportamento incomprensibile di Ayle sconcerta De Filippi

Temperamento focoso e insofferenza per le regole hanno contraddistinto finora il percorso di Ayle nell’edizione 23 di Amici. Le prove di domenica 4 febbraio hanno però mostrato un lato ancora più esplosivo del giovane. Durante la sua esibizione, Ayle si è fermato diverse volte, mostrando chiari segni di frustrazione. A sorpresa, è sparito durante lo show, lasciando un Maria De Filippi stupita e visibilmente perplessa. Il suo posto vuoto ha infatti spinto la conduttrice a chiedere spiegazioni al suo compagno di banco, Mida, che però non ha saputo darle risposte. “Che sta succedendo?” si è domandata De Filippi, cercando una spiegazione per l’assenza di Ayle.

Il dramma di Ayle: la smentita della vocal coach

Subito dopo lo sconcerto per l’improvvisa fuga di Ayle, Maria De Filippi ha scoperto grazie agli autori del programma, che l’allievo si trovava in sala relax. A detta degli autori, Ayle avrebbe abbandonato lo studio per l’irritazione dovuto al suo maldestro tentativo di esibirsi con un brano inedito. La De Filippi non ha potuto far altro che domandarsi: “Ma che fa? Sta là?”. In seguito, è stata chiamata per fare chiarezza una vocal coach, che ha riferito di non aver riscontrato alcun problema di tonalità durante l’esibizione di Ayle; il problema pare fosse riconducibile all’emozione dell’allievo.

Ayle in difficoltà durante la gara di canto

Durante l’ultima gara di canto di Amici 23, cui hanno presenziato come giudici esterni Noemi e Drusilla Foer, Ayle ha cercato di esibirsi. L’allievo, tuttavia, si interrompeva di frequente lamentando problemi di tonalità. A un certo punto, Noemi si è rivolta a lui:

“Hai un timbro molto particolare. Mi piace il modo disperato di cantare le canzoni, però mi raccomando le parole del testo me le sono un po’ persa. Facci attenzione perché è bello gustarsi il messaggio, il racconto”.