Nell’88° minuto di Juventus-Cagliari, due decisioni arbitrali cruciali hanno cambiato le sorti del match: l’arbitro Marinelli, con l’ausilio del Var Paterna, ha assegnato un rigore al Cagliari e pochi istanti dopo ha espulso Conceiçao per somma di ammonizioni. Questi episodi hanno permesso ai sardi di pareggiare la partita (1-1), come sottolineato da Thiago Motta nel post-gara.
L’episodio più importante arriva all’88° minuto: un contatto tra Douglas Luiz e Piccoli ha spinto il direttore di gara a rivedere l’azione sul monitor a bordo campo. Il brasiliano è stato giudicato colpevole di un intervento avventato che ha causato il rigore per il Cagliari. Nel tentativo di rinviare il pallone, Douglas Luiz ha colpito goffamente l’avversario, nonostante la presenza di Gatti alle sue spalle, pronto a chiudere l’azione. Dopo la revisione, Marinelli non ha avuto dubbi: rigore per il Cagliari.
Pochi minuti dopo il rigore concesso al Cagliari, un altro episodio chiave: Conceiçao ha ricevuto il secondo cartellino giallo per simulazione, portando così all’espulsione. La decisione è stata presa per un presunto tentativo di ottenere un rigore dopo un contatto con Obert nell’area del Cagliari. L’arbitro ha ritenuto che il tocco sulla spalla non fosse sufficiente a causare la caduta dell’attaccante juventino, valutando il suo gesto come una simulazione. Questa decisione è stata oggetto di discussione, anche perché in un episodio simile durante Napoli-Como, la caduta di Kvaratskhelia per un contatto più evidente non ha portato né a un rigore né a un cartellino per simulazione.
Nel primo tempo, la Juventus aveva ottenuto un rigore per un fallo di mano di Luperto. La decisione è stata confermata dagli ex arbitri Calvarese e Marelli, che hanno sottolineato la posizione innaturale del braccio del difensore del Cagliari. Nonostante fosse una conseguenza della sua azione per colpire il pallone di testa, il braccio era sopra le spalle e aumentava il volume del corpo, giustificando così la decisione di assegnare il rigore.
Dopo la partita, l’allenatore della Juventus, Thiago Motta, ha riconosciuto le colpe della sua squadra nel non essere riuscita a chiudere la partita e nel non gestire gli episodi chiave, come l’errore di Vlahovic prima del rigore per il Cagliari e il fallo sconsiderato di Douglas Luiz.
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