Sport&Salute

Sedentarietà e aspettativa di vita: consigli per ridurre i rischi legati alla seduta prolungata

Stare troppo seduti aumenta il rischio di malattie e riduce l’aspettativa di vita. Alcuni semplici accorgimenti possono aiutare a contrastare i pericoli.

Gli effetti negativi della sedentarietà sulla salute

Le lunghe ore passate seduti, tipiche per chi lavora in ufficio o per chi studia, non sono solo causa di affaticamento, ma possono avere gravi ripercussioni sulla salute. La sedentarietà, infatti, è legata a un aumento dei rischi per la salute cardiovascolare, muscolare e mentale. Un recente studio condotto a Taipei ha coinvolto 480.000 persone, esaminando le loro abitudini quotidiane per 13 anni. I risultati hanno mostrato che chi trascorre troppo tempo seduto ha un rischio maggiore del 34% di morire a causa di malattie cardiovascolari e un rischio di mortalità del 16% più alto rispetto a chi ha un’attività fisica maggiore. A questi pericoli si aggiungono le problematiche legate all’aumento del peso e la possibilità di sviluppare diabete di tipo 2.

Inoltre, anche l’American Heart Association ha messo in evidenza come stare seduti per periodi prolungati possa danneggiare il cuore e i vasi sanguigni, aumentando il rischio di infarti e ictus. Infatti, già dopo 30 minuti ininterrotti di sedentarietà, la circolazione sanguigna inizia a subire danni. La situazione peggiora con l’aumento del tempo passato in questa posizione, specialmente se si supera la soglia delle dieci ore giornaliere. Anche la muscolatura delle gambe e dei glutei risente negativamente di un’attività fisica ridotta, con conseguenti dolori e fastidi.

Come ridurre i rischi legati alla sedentarietà

Fortunatamente, è possibile ridurre i rischi legati alla sedentarietà con semplici modifiche alla propria routine quotidiana. Una delle soluzioni più efficaci consiste nell’aggiungere 15-30 minuti di attività fisica ogni giorno. Piccole passeggiate, esercizi di stretching o anche brevi movimenti possono riattivare i muscoli e stimolare la circolazione. Chi lavora in ufficio può, ad esempio, impostare un timer che segnali quando è il momento di alzarsi e fare qualche movimento. Inoltre, per chi non ha molto tempo, anche semplici esercizi da seduti, come sollevare i polpacci o muovere i piedi, possono essere utili per contrastare gli effetti della sedentarietà.

Alternare periodi di lavoro seduti con momenti in piedi o, se possibile, camminare per brevi tratti ogni ora può migliorare la salute e ridurre il rischio di malattie gravi. In ufficio, inoltre, sarebbe utile considerare l’uso di scrivanie regolabili, per passare facilmente dalla posizione seduta a quella in piedi, contribuendo così a mantenere il corpo attivo durante la giornata.

Bassi Giorgio

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