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Fiamme devastano una scuola nel Barese: cosa è successo?

Nella notte tra sabato e domenica scorsi, un incendio ha devastato l’istituto secondario superiore Alpi-Montale di Rutigliano, situato nella provincia di Bari. Le fiamme sono divampate dalla segreteria della scuola, propagandosi rapidamente in diverse aule e uffici, causando danni ingenti a strutture e arredi. L’incendio ha distrutto scaffali, armadi, sedie e cattedre, compromettendo gravemente l’ambiente di apprendimento per gli studenti.

I vigili del fuoco sono intervenuti tempestivamente, impiegando circa quattro ore per domare le fiamme. Tuttavia, nonostante i loro sforzi, i danni sono così estesi che la scuola rimarrà chiusa fino a nuovo avviso per consentire una valutazione accurata dell’agibilità dell’edificio. La chiusura è stata formalizzata attraverso un’ordinanza firmata dal sindaco di Rutigliano, Giuseppe Valenzano, il quale ha dichiarato che la scuola resterà chiusa “fino a nuovo provvedimento di riapertura”.

Ipotesi di origine dolosa

L’ipotesi di un’origine dolosa dell’incendio non è stata esclusa. I carabinieri stanno conducendo un’indagine sull’accaduto, ma la situazione appare complicata dal fatto che non sono presenti sistemi di videosorveglianza né all’interno della scuola né nelle strade circostanti. Questo rende difficile risalire ai responsabili di un atto così grave e inquietante, che ha colpito non solo la struttura fisica dell’istituto, ma anche la comunità scolastica nel suo insieme.

Il sindaco Valenzano ha condiviso il suo disappunto attraverso i social media, definendo l’incendio “un gesto ignobile, un atto vile” e condannando fermamente l’accaduto. Ha anche espresso la sua solidarietà all’intera comunità scolastica, assicurando che l’amministrazione comunale è e sarà sempre al loro fianco. “Un caloroso abbraccio a tutti gli studenti e al personale”, ha scritto il sindaco, sottolineando l’importanza della scuola come luogo di formazione e crescita per i giovani.

Impatto sulla comunità

L’istituto Alpi-Montale è molto più di un semplice edificio scolastico; rappresenta un punto di riferimento per la comunità di Rutigliano. Ogni giorno, centinaia di studenti vi accedono per apprendere, crescere e formarsi per il futuro. La chiusura della scuola non solo impatta il programma educativo, ma crea anche un senso di smarrimento e preoccupazione tra gli studenti e le loro famiglie.

Le istituzioni locali hanno già avviato discussioni su come affrontare la situazione e garantire che gli studenti possano proseguire i loro studi senza interruzioni e senza traumi eccessivi. L’incendio ha sollevato interrogativi sulla sicurezza delle scuole nella regione, in particolare riguardo alla loro vulnerabilità a atti vandalici o incendi dolosi. La mancanza di sistemi di videosorveglianza è un elemento che non può essere trascurato, dato che la sicurezza degli studenti e del personale dovrebbe sempre essere una priorità.

Risposta della comunità

L’episodio ha avuto un impatto anche sui servizi sociali e sulla comunità nel suo complesso. Le scuole sono spazi fondamentali non solo per l’istruzione, ma anche per la socializzazione e il supporto emotivo dei giovani. La chiusura della scuola Alpi-Montale potrebbe portare a una maggiore necessità di risorse e supporto per gli studenti, che potrebbero sentirsi vulnerabili o spaventati dopo un evento così traumatico.

La comunità di Rutigliano è conosciuta per la sua coesione e solidarietà, e questo evento ha già suscitato una risposta collettiva. Molti cittadini si sono mobilitati per offrire supporto e assistenza, sia morale che pratica, per aiutare gli studenti e il personale a superare questo momento difficile. Tra le iniziative già in fase di sviluppo, si segnalano:

  1. Raccolta fondi per recuperare i danni.
  2. Campagne di sensibilizzazione per supportare la comunità scolastica.
  3. Incontri per discutere delle misure di sicurezza da adottare in futuro.

L’incendio all’istituto Alpi-Montale è un episodio che segna profondamente la comunità di Rutigliano. È un richiamo alla responsabilità collettiva di proteggere i luoghi di apprendimento e garantire che le future generazioni possano crescere in ambienti sicuri e stimolanti. Le indagini proseguiranno, e ci si augura che i responsabili di questo gesto inqualificabile possano essere identificati e perseguiti. Nel frattempo, la comunità scolastica e la cittadinanza si uniscono per affrontare questa crisi, dimostrando che, anche nei momenti più bui, la solidarietà e la resilienza possono prevalere.

Luca Senigallia

Luca Senigallia è un giornalista di 40 anni, specializzato nella cronaca locale di Bari e della Puglia. Da sempre appassionato di raccontare il territorio in modo diretto e approfondito, Luca ha dedicato la sua carriera a seguire le vicende quotidiane della sua città, con uno sguardo attento alle dinamiche sociali, politiche ed economiche che la caratterizzano. Con un’esperienza pluriennale nelle redazioni locali, ha raccontato storie di persone, eventi e cambiamenti che segnano la vita della comunità barese. La sua passione per il giornalismo lo spinge a scoprire e narrare con rigore i fatti che plasmano la Puglia, sempre con un focus sulla verità e sull’impatto delle notizie sul pubblico.

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