Sempre più imprese rischiano di chiudere perché il costo dell’energia elettrica è diventato insostenibile. Uno dei settori che più rischia è quello della ristorazione, dove i ristoratori oltre l’aumento dell’energia devo fare i conti anche con l’aumento delle materie prime.
L’ultimo a rendere nota la decisione di una sempre più probabile chiusura della sua attività è stato Gianfranco Vissani.
Il noto chef si è sfogato in una lunga intervista: “A luglio di un anno fa la bolletta dell’energia elettrica era di 5.900 euro, quest’anno siamo chiamati a pagare 16.500 euro e per agosto è atteso un ulteriore rincaro del 20%. Se ci vogliono far chiudere basta che ce lo dicano”.
“Qualcuno ho visto che mette negli scontrini il costo di luce e gas. Se dovessi fare la stessa cosa dovrei spalmare sul conto dei clienti mille euro al giorno, dato che il nostro ristorante resta aperto 16 giorni al mese”. Loro, invece, hanno deciso di non ritoccare i prezzi “malgrado il costo delle materie prime dia notevolmente aumentato”. Il loro appello è allarmante: “A queste condizioni è impossibile continuare a fare impresa in Italia”.
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