Nel quartiere Primavalle di Roma è accaduto un evento terribile e scioccante che ha sconvolto l’intera comunità. Il cadavere di una ragazza di soli 17 anni è stato scoperto all’interno di un carrello della spesa, accanto a un cassonetto dell’immondizia. Le autorità hanno immediatamente agito e posto sotto fermo di polizia un ragazzo coetaneo della vittima, un giovane di origine dello Sri Lanka ma nato a Roma. Dopo essere stato sottoposto a un prolungato interrogatorio presso la Questura, il giovane è stato accusato di omicidio.
I dettagli di questa tragica vicenda si sono rivelati inquietanti. Secondo il racconto di un testimone, il 17enne è stato avvistato mentre usciva da un edificio, trascinando un carrello della spesa macchiato di sangue. Una volta chiamate le forze dell’ordine, gli agenti sono giunti sul luogo del ritrovamento e hanno seguito le macchie di sangue che si estendevano dal portone di un palazzo fino a un cassonetto situato in via Stefano Borgia, una strada del quartiere popolare che si trova nella parte nord-ovest della città.
Le prove indicano che il minorenne abbia cercato di liberarsi del corpo gettandolo tra i rifiuti, ma ha fallito nel suo intento. Pertanto, il cadavere è rimasto nel carrello, abbandonato vicino al muro di cinta di un parco, a breve distanza dai cassonetti. Al fine di raccogliere ulteriori elementi di prova, la polizia ha acquisito i filmati registrati dalle telecamere di sorveglianza presenti nella zona.
Al momento, si presume che l’omicidio sia avvenuto diverse ore prima del macabro ritrovamento. Tuttavia, non si può escludere la possibilità che la giovane sia morta anche alcuni giorni prima. Sarà l’autopsia a fornire maggiori dettagli e stabilire l’orario preciso della morte. La vittima è stata identificata come Maria Michelle Causo, una studentessa del liceo psicopedagogico Vittorio Gassman, situato nelle vicinanze del luogo in cui è stato rinvenuto il suo corpo senza vita.
Questo evento ha scosso profondamente la comunità locale, lasciando tutti sgomenti e in cerca di risposte. Le indagini sono ancora in corso, e gli inquirenti stanno lavorando incessantemente per far luce su ogni aspetto di questa tragica vicenda. Si tratta di un crimine orribile che richiede una solida ricerca della verità al fine di assicurare giustizia e fornire un minimo di conforto alle famiglie coinvolte. La speranza è che l’intero quadro venga delineato, consentendo alla giustizia di svolgere il proprio corso e alla comunità di iniziare il difficile processo di guarigione
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