Dopo quasi due mesi dalla misteriosa scomparsa della bambina peruviana dal vecchio hotel Astor di Firenze, finalmente arriva una svolta nel caso. La squadra mobile della polizia ha arrestato lo zio della piccola Kata, ma non è l’unico coinvolto nell’inquietante vicenda.
Il principale indiziato nel caso è lo zio della bambina, che è stato arrestato insieme ad altri tre uomini. Questi quattro individui sono accusati di essere tra i responsabili di un raid punitivo contro due persone che si erano rifiutate di pagare le spese delle stanze presso l’ex hotel Astor. Secondo le informazioni fornite dagli inquirenti, il costo di ogni camera ammontava a una cifra compresa tra i 600 e i 700 euro al mese.
Nel tentativo di fare chiarezza su questo enigmatico caso, i carabinieri hanno eseguito una perquisizione presso i familiari della bambina, inclusi la madre e il padre. È importante sottolineare che la madre e il padre della bambina non sono indagati nell’inchiesta, quindi la perquisizione è stata definita come una “perquisizione conto terzi”.
La procura ha contestato ai quattro arrestati una serie di gravi reati, tra cui il tentato omicidio, lesioni, tentata estorsione ed estorsione. Tutte queste attività sono strettamente legate all’inchiesta finalizzata a risolvere il mistero della scomparsa della piccola Kata.
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