L’estate è la stagione delle vacanze, ma anche dei prezzi che raggiungono vertici inaspettati. La Sardegna, nota meta turistica, non fa eccezione. Un recente episodio ha infatti acceso ancora una volta i riflettori sull’aumento dei prezzi nei luoghi di villeggiatura, causando non poco malcontento tra i turisti.
Due visitatori romani in vacanza a Porto Cervo hanno avuto la sgradita sorpresa di pagare ben 60 euro per due caffè e due bottigliette d’acqua. Nonostante ciò, il conto includeva anche due coppe di cioccolatini.
I clienti, turbati dal costo inaspettato, hanno chiesto spiegazioni al personale dell’Hotel Cervo, dove è situato il bar Portico.
“La giustificazione dei gestori è stata che non si tratta di un semplice caffè ma una esperienza. La realtà è però un caffè con acqua e 2 biscotti”, hanno dichiarato i turisti.
Questo incidente non è isolato. Ci sono stati altri casi in tutta Italia di scontrini “choc”, con cifre esorbitanti per servizi standard. La questione solleva domande sulla trasparenza e l’onestà nei confronti dei clienti, soprattutto in un periodo in cui il turismo è vitale per l’economia.
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