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Laura Salafia è morta a 47 anni, dopo che nel 2010 fu colpita da un proiettile vagante, rimasta paralizzata per 13 anni

Laura Salafia, paralizzata da un proiettile vagante nel 2010, è deceduta a 47 anni. Ricordata per il suo coraggio e la determinazione.

Oggi, 16 ottobre, ci lascia Laura Salafia a soli 47 anni. La sua vita è stata segnata tragicamente 13 anni fa, quando, ancora studentessa alla facoltà di Lettere di Catania, fu colpita da un proiettile vagante. Sparato da un ex dipendente comunale, il proiettile la colpì al tratto cervicale della colonna vertebrale. Da quel giorno, Laura divenne paralizzata, costretta a vivere su una sedia a rotelle.

Un destino ingiusto

Era il luglio del 2010, Laura, allora 34enne, si trovava in piazza Dante, vicino all’università. Era un giorno di celebrazione, aveva appena superato un esame e si stava dirigendo a pranzo con i compagni quando la tragedia colpì. La Salafia trascorse 16 mesi in terapia in un centro specializzato di Montecatone, a Imola. Nonostante l’incidente, riuscì a trovare la forza di affrontare la sua nuova realtà con coraggio.

Una vita di coraggio

Nonostante le sfide imposte dalla sua condizione, Laura non si arrese. Iniziò a collaborare con “La Sicilia”, condividendo la sua storia in un diario aperto. Il suo spirito indomito fu riconosciuto a livello nazionale; nel 2016 incontrò il papa in piazza San Pietro e nel 2021, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella la nominò Cavaliere al merito della Repubblica. Nel giugno dello stesso anno, ottenne una laurea magistrale honoris causa in Filologia moderna all’università di Catania.

Giustizia e Memoria

L’ex impiegato comunale Andrea Rizzotti, colui che sparò il proiettile vagante, è stato condannato a 16 anni e 6 mesi di carcere. Dichiarò di aver sparato per intimidire un pregiudicato che lo aveva insultato. Mentre la giustizia seguiva il suo corso, la memoria di Laura sarà ricordata per il suo coraggio e la sua determinazione, nonostante le avversità incontrate durante la sua vita.