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Condannato a 30 anni per aver ucciso la fidanzata con 57 coltellate, a giorni esce dal carcere perché “è obeso e fuma troppo”

Dimitri Fricano, condannato per omicidio, ottiene gli arresti domiciliari a causa di gravi problemi di salute, inclusa obesità e complicazioni cardiovascolari.

Condizioni di salute critiche

Il tribunale di sorveglianza di Torino ha concesso gli arresti domiciliari a Dimitri Fricano, 35 anni, originario di Biella, attualmente scontando una condanna a trent’anni per l’omicidio della fidanzata Erika Preti.

La decisione è stata presa considerando le gravi condizioni di salute di Fricano, che includono obesità severa, una “sindrome ansioso depressiva borderline narcisistica”, un deficit cognitivo derivante da un’encefalite negli anni ’90, e il rischio di complicanze cardiovascolari. Fricano, che pesa circa 200 chili, soffre di polineuropatia agli arti e ha difficoltà di deambulazione, oltre ad essere un “iper fumatore” che consuma cento sigarette al giorno.

L’omicidio e la condanna

La mattina dell’11 giugno 2017, Dimitri Fricano aveva ucciso la sua compagna, Erika Preti, di 28 anni, con 57 coltellate dopo un litigio in una villetta di San Teodoro (Sassari). Inizialmente, Fricano aveva negato l’accusa, parlando di un tentativo di rapina finito male, ma dopo circa un mese si era presentato in procura a Biella per confessare l’omicidio.

La sua confessione ha dettagliato un litigio fisico che è culminato nell’aggressione mortale. La condanna per l’omicidio di Erika Preti era diventata definitiva nell’aprile 2022.

La decisione del tribunale

I giudici hanno stabilito che le condizioni di salute di Dimitri Fricano non sono più compatibili con la detenzione nel carcere di Le Vallette di Torino. Le barriere architettoniche presenti in carcere e la mancanza di una dieta adeguata hanno contribuito alla decisione.