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Filippo Turetta al pm “Sto cercando di ricostruire ciò che è scattato in me quella sera”

Filippo Turetta, accusato di omicidio, esprime rimorso per la morte dell’ex fidanzata Giulia Cecchettin e cerca di affrontare le conseguenze legali e morali.

La confessione di Turetta e le sue implicazioni

Filippo Turetta, 21 anni, studente universitario e attualmente in carcere a Verona, ha confessato di aver ucciso la sua ex fidanzata Giulia Cecchettin.

Durante l’interrogatorio, ha affermato: “Sono affranto, dispiaciuto per la tragedia che ho causato. Non voglio sottrarmi alle mie responsabilità, voglio pagare quello che sarà giusto per aver ucciso la mia ex fidanzata”.

Le sue parole indicano un senso di pentimento e la volontà di affrontare le conseguenze.

La strategia legale e le indagini in corso

Nel suo “monologo”, Turetta cerca di ricostruire le emozioni provate quella sera, suggerendo un possibile raptus omicida piuttosto che un delitto premeditato. Questa narrazione potrebbe influenzare la strategia legale del suo avvocato, Giovanni Caruso, nel tentativo di evitare una condanna all’ergastolo. Tuttavia, diversi elementi come coltelli, nastro adesivo, soldi in contanti e il cambio di vestiti potrebbero indicare un delitto pianificato.

Lo sfondo dell’omicidio e le possibili aggravanti

Filippo Turetta è accusato di omicidio volontario aggravato dalla relazione affettiva terminata e di sequestro di persona. Si aggiunge l’aggravante dello stalking, come sottolineato dall’avvocato della sorella di Giulia, Nicodemo Gentile. Gentile ha descritto Turetta come “un molestatore assillante” e ha rivelato il crescente stato di ansia e disorientamento di Giulia a causa delle sue azioni. Questo contesto potrebbe aggravare ulteriormente la sua posizione legale.

Nei prossimi giorni, ulteriori indagini, inclusi esami sull’auto di Turetta e sull’omicidio, potrebbero fornire maggiori dettagli sulla dinamica del delitto e influenzare il corso del processo. Nel frattempo, Turetta si prepara ad incontrare i genitori in carcere, un momento significativo dopo la sua confessione e l’arresto.