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Uccise l’ex, Ylenia Lombardo e poi diede a fuoco il suo corpo, Andrea Napolitano si è tolto la vita in carcere

Nel carcere napoletano di Poggioreale, Andrea Napolitano, reo confesso del femminicidio di Ylenia Lombardo, si è tolto la vita, sollevando questioni sulla cura dei detenuti con problemi di salute mentale.

L’inaspettato epilogo di Andrea Napolitano

In un tragico sviluppo all’interno del carcere di Poggioreale, si è consumato il suicidio di Andrea Napolitano, 40 anni, precedentemente condannato all’ergastolo per l’assassinio di Ylenia Lombardo.

La vittima, una 33enne di San Paolo Belsito, aveva avuto un fatale alterco con Napolitano per una questione finanziaria. Dopo il delitto, Napolitano aveva anche dato fuoco alla loro abitazione. Era noto che Napolitano stesse seguendo un trattamento nel centro di igiene mentale prima dell’omicidio.

Riflessioni del garante sulla salute mentale in carcere

Il Garante campano delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, Samuele Ciambriello, ha espresso il suo pensiero sul tragico evento: «Mi colpisce la grande determinazione con cui il detenuto 40enne di Poggioreale si è suicidato a metà mattinata oggi. Era a rischio suicidario da un anno, era seguito e monitorato… Così come esiste un SerD Area Penale, che è uguale ad un SerD esterno, deve esistere una Unità Operativa Semplice Dipartimentale di Salute Mentale in carcere».