Tragico episodio a San Giovanni a Teduccio, Napoli: Raffaele Pinto, 54 anni, dopo aver ucciso la moglie, apre il fuoco dal balcone e poi si toglie la vita. La polizia interviene per gestire il caos.

Mattinata di paura a Napoli

Una mattina di terrore ha scosso il quartiere di San Giovanni a Teduccio a Napoli, dove Raffaele Pinto, 54 anni, ha seminato il panico tra i residenti.

L’evento si è verificato giovedì 8 febbraio, in via Raffaele Testa. La situazione è precipitata quando l’uomo, dopo aver tragicamente ucciso la moglie, Eva Kaminska, 45 anni, con una coltellata alla gola, si è affacciato al balcone della sua abitazione e ha iniziato a sparare indiscriminatamente verso la strada.

Le forze dell’ordine sono intervenute tempestivamente, circoscrivendo l’area e bloccando il traffico sia veicolare che pedonale.

Intervento delle Forze dell’Ordine

La Polizia di Stato, insieme alle Unità Operative Primo Intervento, si è prontamente attivata per gestire l’emergenza. Questi reparti speciali, addestrati anche per situazioni di terrorismo, hanno operato con estrema efficienza.

La situazione era particolarmente tesa: l’uomo, armato e pericoloso, non mostrava segni di voler interrompere i suoi attacchi. La polizia ha istruito i cittadini presenti sulla strada a cercare riparo nelle proprie abitazioni o automobili. Un negoziatore è stato inviato sul posto nel tentativo di stabilire un dialogo con Pinto.

L’epilogo della crisi

Dopo una lunga e tesa negoziazione, le forze speciali hanno deciso di intervenire entrando nell’appartamento di Pinto.

La scena che si sono trovati davanti era tragica: sia Raffaele Pinto che sua moglie Eva Kaminska erano privi di vita.

Pinto, dopo il folle gesto e l’assassinio della moglie, aveva deciso di porre fine anche alla propria esistenza. Questo drammatico evento lascia la comunità in lutto e solleva questioni urgenti sulla sicurezza pubblica e la gestione delle emergenze in contesti urbani.