Antonella Clerici si racconta a “Belve”: tra successi, riconoscimenti mancati e controversie

Un’intervista senza filtri

Durante l’ultima puntata di “Belve”, andata in onda martedì 23 aprile, Antonella Clerici ha regalato ai telespettatori momenti di grande sincerità e apertura. Francesca Fagnani, nota per il suo stile diretto, ha intervistato la celebre conduttrice Rai, la quale non ha esitato a rispondere a tutte le domande, confermando la sua reputazione di persona schietta e diretta.

Meritocrazia e rapporti in Rai

Clerici ha discusso apertamente del suo rapporto con la Rai, esprimendo una certa frustrazione per non aver sempre ricevuto il riconoscimento che riteneva di meritare: “Beh, qualche volta era giusto che dicessero ‘cavolo grazie, sei stata fantastica’. Ma questa azienda no. Basterebbe una pacca sulla spalla e ci ho patito di questo”. Nonostante le voci su una sua possibile conduzione del Festival di Sanremo, Clerici ha chiarito di non aver ricevuto alcuna proposta, mostrando un atteggiamento di disinteresse verso la possibilità: “Non me l’ha chiesto nessuno, mai… Ho i miei programmi e ho le mie cose, non me ne frega niente… peggio per loro!”.

Conflitti e solidarietà nel mondo dello spettacolo

L’intervista ha anche toccato punti più personali e delicati, come il suo rapporto con Barbara D’Urso, segnato da un episodio che Clerici ha descritto come un grave sgarbo professionale e personale: “io ero in un momento di grande successo e ci fu il tradimento del mio ex compagno. Lei aprì pomeriggio Cinque dicendo: ‘Domani abbiamo in esclusiva l’amante di Eddy’. L’ho trovata una cosa molto sgradevole, non l’avrei mai fatto nei confronti di una mia collega”.

Il mistero del “sugo-gate” finalmente risolto

Uno dei momenti più attesi dell’intervista è stato quando Clerici ha risolto il mistero del cosiddetto “sugo-gate”, una controversia legata a un commento fatto da un cantante riguardo alla sua conduzione del Festival di Sanremo, percependola come “troppo di sugo”. La conduttrice ha rivelato il nome dell’artista, mantenendo una posizione aperta al dialogo: “A me l’hanno riferito. Se non è vero chiedo scusa, ma se è vero mi aspetto le sue scuse”.