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Bimbo di 6 anni muore, il padre lo costringeva a correre su un tapis roulant a velocità folli, “Sei troppo grasso”

Una tragica vicenda di negligenza emerge dal New Jersey, dove un padre è accusato di aver causato la morte del figlio di 6 anni a seguito di abusi fisici, tra cui l’essere costretto a correre su un tapis roulant a velocità pericolose.

L’accusa in tribunale

Tre anni fa, in un centro fitness nel New Jersey, un bambino di soli 6 anni subì gravi abusi fisici da parte di suo padre, Christopher Gregor, che lo costrinse a correre su un tapis roulant a velocità eccessive. Le immagini scioccanti della videosorveglianza mostrano il piccolo cadere ripetutamente, mentre il padre lo trascina brutalmente sull’attrezzo. Gli investigatori hanno utilizzato queste riprese in tribunale come prova dell’accusa di messa in pericolo di minori e omicidio, sostenendo che Gregor avesse consapevolmente causato le lesioni che hanno portato alla morte del bambino.

Le conseguenze degli abusi

Dopo l’incidente al tapis roulant, il piccolo ha mostrato evidenti segni di trauma, con contusioni e lesioni multiple. La sua madre, Breanna Micciolo, notando le ferite, denunciò la situazione a un assistente sociale. Nonostante ciò, la situazione precipitò il 1° aprile 2021, quando il bambino peggiorò improvvisamente, mostrando sintomi come nausea e difficoltà respiratorie, che lo portarono al decesso poco dopo un disperato tentativo di soccorso ospedaliero. L’autopsia rivelò lesioni interne severe, comprese contusioni cardiache e al fegato, e segni di abusi cronici.

Il dibattito in aula

Durante il processo, mentre l’accusa sostiene che il piccolo sia morto a causa degli abusi subiti, la difesa di Gregor argomenta che la morte sia stata il risultato di “complicazioni da polmonite”. La madre del bambino ha testimoniato di aver segnalato gli abusi subiti dal figlio oltre cento volte, ma senza ricevere l’intervento necessario. Il caso ha sollevato questioni significative riguardo alla protezione dei minori e alla responsabilità delle autorità preposte.