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Cassiera del supermercato ferita dopo una rapina, non sarà risarcita, “Troppo aggressiva con i ladri”

Una rapina violenta terminata con il ferimento di una cassiera. La donna ebbe il coraggio di aggredire verbalmente i rapinatori armati che non esitarono a spararle con un fucile a canne mozze.

La rapina avvenne in un supermercato di Pontetetto, paesino in provincia di Lucca.

“Tuttora ha problemi di salute e ha affrontato molte spese. Abbiamo chiesto un risarcimento al datore di lavoro, ma ci è stato respinto dal Tribunale di Lucca perché il comportamento di mia moglie, durante quell’incubo, non sarebbe stato in qualche modo adeguato. Di certo non lo ha provocato, mica era lei a essere armata!”.

A spiegare l’accaduto è stato Aldo Costantini, marito di Ombretta Cordoni la cassiera del supermercato rimasta ferita dopo la rapina.

“Abbiamo chiesto i danni alla catena di supermercati. Ombretta è stata ricoverata a Pisa e a Lucca ed è stata operata, ha ancora 7-8 pallini in un polmone, da qualche tempo la sento che respira a fatica”.

Secondo quanto stabilito dal giudice, Ombretta Cordoni non si è comportata come avrebbe dovuto: “Avendo una reazione spropositata in qualche modo provocando il rapinatore, ma mia moglie era terrorizzata. Non ricorda nulla di quegli attimi. È come se avesse un vuoto, è caduto un velo sui ricordi che sono stati rimossi. Non si è razionali in quei frangenti, lo dico da guardia giurata. Furono 5-10 minuti di paura e basta, fu minacciata di morte, ferita, se quel fucile fosse stato vero, io ora non l’avrei più al mio fianco! Che cosa le si può imputare? Sfido chiunque a trovarsi in quella situazione e a reagire seguendo completamente la ragione”.

Il ladro fu arrestato e poi assolto.