Sempre più persone mettono il pane in freezer prima di consumarlo. Perché lo fanno? Le ragioni scientifiche
Negli ultimi tempi, una pratica curiosa ha guadagnato popolarità tra i consumatori di tutto il mondo: congelare il pane prima di consumarlo. Non si tratta solo di un modo per preservare il pane avanzato e ridurre gli sprechi alimentari, ma secondo i sostenitori di questa pratica, congelare il pane renderebbe il suo consumo più sano. Ma è davvero così? Scopriamo insieme la verità scientifica dietro questo fenomeno.
Il picco glicemico è un termine che indica l’innalzamento dei livelli di zucchero nel sangue dopo aver consumato carboidrati. Gli alimenti ad alto indice glicemico, come il pane bianco, possono provocare un rapido aumento della glicemia, seguito da un altrettanto rapido calo, che può portare a sensazioni di fame e comportamenti alimentari poco salutari. Questo è il motivo per cui molti esperti di nutrizione raccomandano di prestare attenzione al tipo di carboidrati che consumiamo.
Quando il pane viene cotto, gli amidi presenti al suo interno si gelatinizzano, rendendoli più facili da digerire. Tuttavia, questo processo aumenta anche l’indice glicemico del prodotto finito. La teoria alla base della congelazione del pane è che, raffreddando il pane, gli amidi subiscono una trasformazione che li rende più resistenti alla digestione. Questo significa che il corpo ha più difficoltà a scomporli, portando a un minore assorbimento di zuccheri e, di conseguenza, a un minore rilascio di insulina.
Effetti del congelamento e dello scongelamento
Numerosi studi hanno dimostrato che il raffreddamento del pane, seguito da un successivo scongelamento, può effettivamente ridurre il picco glicemico. Una ricerca ha evidenziato che, per il pane fatto in casa, il processo di surgelamento e scongelamento ha portato a una diminuzione del 31% dei livelli di zucchero nel sangue dopo soli due ore dal consumo. Questo dato è piuttosto significativo, soprattutto per chi cerca di gestire il proprio peso o i livelli di zucchero nel sangue.
Inoltre, la tostatura del pane ha dimostrato di avere un effetto simile. Tostare il pane può ridurre l’assorbimento del glucosio fino al 25%. Questo potrebbe spiegare perché alcuni dietologi raccomandano di tostare il pane prima di consumarlo, specialmente per chi ha preoccupazioni legate alla glicemia.
Tuttavia, è fondamentale sottolineare che non tutti i tipi di pane sono uguali. Il pane integrale, ad esempio, contiene più fibre rispetto al pane bianco, il che può contribuire a un minore picco glicemico. Le fibre rallentano la digestione e l’assorbimento dei carboidrati, portando a un rilascio più graduale di zuccheri nel sangue. Se il pane che si intende congelare è fatto con farine raffinate, la pratica potrebbe non portare ai benefici sperati.
Se si desidera provare a congelare il pane, è importante farlo correttamente per preservare la qualità del prodotto. Ecco alcuni suggerimenti:
- Freschezza: Congelare il pane quando è fresco per mantenere il miglior sapore e consistenza. Il pane congelato può comunque mantenere la sua qualità per alcuni mesi, ma è meglio consumarlo entro un paio di mesi.
- Porzionatura: Tagliare il pane in fette prima di congelarlo può essere utile per scongelare solo le quantità necessarie, evitando di dover scongelare l’intero pane.
- Imballaggio: Avvolgere il pane in pellicola trasparente o in sacchetti per alimenti adatti al congelatore può aiutare a prevenire le bruciature da congelamento.
- Scongelamento: Il modo migliore per scongelare il pane è lasciarlo a temperatura ambiente per alcune ore. In alternativa, è possibile utilizzare il forno a bassa temperatura o il tostapane per riscaldarlo rapidamente.