Il dramma del crollo di una palazzina a Bari ha scosso profondamente la comunità locale, portando alla luce storie di coraggio e speranza. Tra queste, spicca quella di Rosalia De Giosa, una donna di 74 anni, estratta viva dalle macerie dopo 27 ore di angoscia. La sua esperienza è un forte messaggio di gratitudine verso i soccorritori che hanno rischiato la propria vita per salvarla.
Nel tardo pomeriggio di mercoledì, una palazzina di tre piani è crollata in via Giovanni XXIII, nel quartiere San Paolo di Bari. Le cause del crollo sono ancora oggetto di indagine, ma l’impatto devastante di questo dramma ha colpito profondamente la zona. La notizia ha fatto il giro del paese, suscitando solidarietà e sostegno per una comunità già provata da eventi simili in passato.
La storia di Rosalia De Giosa
Rosalia De Giosa è stata estratta viva grazie al coraggio e alla determinazione dei vigili del fuoco, che hanno lavorato instancabilmente per ore, spesso in condizioni difficili. “Mi ha tirato, Giuseppe mi ha salvata, è stato bravo. Ringrazio i vigili del fuoco”, ha dichiarato Rosalia nel suo letto d’ospedale, visibilmente provata ma grata. Le sue parole risuonano come un forte messaggio di riconoscenza per chi ha rischiato la propria vita per salvare quella degli altri.
Attualmente ricoverata al Policlinico di Bari, Rosalia ha riportato alcune fratture che, secondo i medici, non destano preoccupazione. “Sta bene”, hanno confermato, anche se dovrà rimanere sotto osservazione per alcuni giorni. Ha le cannule nasali per l’ossigeno e, sebbene la sua voce sia flebile, il suo spirito sembra intatto. “Ho dormito un po’, non mi posso muovere, sono piena di dolori alle gambe”, ha aggiunto, lasciando trasparire un mix di fatica e gratitudine.
L’impatto del crollo sulla comunità
Il crollo ha avuto un impatto devastante non solo su Rosalia, ma anche su altri residenti della palazzina. Le squadre di soccorso hanno lavorato incessantemente, cercando di estrarre eventuali superstiti e verificare che non ci fossero ulteriori persone intrappolate sotto le macerie. Il lavoro dei vigili del fuoco è stato coordinato da un’operazione di emergenza che ha coinvolto anche la Polizia, i Carabinieri e il personale del 118.
Questa tragedia ha riaperto il dibattito sulla sicurezza degli edifici in molte città italiane, soprattutto in quelle aree dove il patrimonio immobiliare è spesso datato e non sempre in linea con le normative di sicurezza vigenti. Gli esperti avvertono che è fondamentale un monitoraggio costante delle strutture e una maggiore attenzione alla manutenzione degli edifici, specialmente in contesti urbani densamente popolati.
La risposta della comunità e delle istituzioni
La comunità di Bari, colpita da questo evento drammatico, si è unita per sostenere le famiglie coinvolte. Molti cittadini hanno espresso la loro solidarietà attraverso iniziative di raccolta fondi e supporto psicologico. La resilienza della comunità barese è emersa in tutta la sua forza, testimoniando come anche nei momenti più bui ci sia sempre spazio per la speranza e la solidarietà.
Le istituzioni hanno promesso di fare chiarezza sulle cause del crollo e di adottare misure preventive per evitare che simili tragedie si ripetano in futuro. Il sindaco di Bari, Antonio Decaro, ha dichiarato che è fondamentale garantire la sicurezza dei cittadini e che verranno effettuati controlli su tutte le strutture potenzialmente a rischio.
La vicenda di Rosalia De Giosa non è solo una storia di sopravvivenza, ma anche un invito a riflettere sulla vulnerabilità delle nostre vite e sull’importanza della solidarietà. In ogni angolo di Bari, in questi giorni, si respira un clima di unità, un sentimento condiviso che va oltre il dolore e che si traduce in azioni concrete verso un futuro più sicuro e coeso.