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La Puglia piange Sara giovane infermiera morta per incidente stradale, la rabbia dei colleghi “Stremata da due turni di notte”

Si sono tenuti oggi  alle ore 16 i funerali di Sara Viva Sorge giovane infermiera di 26 anni morta ieri intorno alle 6 mattino in seguito a un incidente stradale.

La ragazza di soli 26 anni lavorava presso la clinica di riabilitazione Fondazione San Raffaele a Ceglie Messapica in provincia di Brindisi.

La ragazza è morta in seguito a un incidente stradale avvenuto alle porte di San Vito dei Normanni, suo paese di origine.

 Era alla guida della sua Renault Twingo quando all’improvviso ha perso il controllo del mezzo, forse per un colpo di sonno, che si è schiantato contro un albero.

I suoi colleghi hanno voluto rendere noto che la ragazza nell’ultima settimana era stata sottoposta a turni massacranti.

Un medico del San Raffaele di Ceglie Messapica ha così commentato la morte della giovane ragazza: “Aveva fatto una settimana pesante, sono andato a controllare: mattina, pomeriggio, pomeriggio, notte e notte. Sì, era stata di turno per due notti di fila. Per noi vuol dire essere in servizio fino alle sei del mattino”

Un suo collega ha annunciato che in seguito alla morte della ragazza sarà indetto uno sciopero: “Per domani è stata organizzata un’assemblea sindacale per discutere proprio di questo i sovraccarichi di lavoro. Abbiamo cominciato a denunciarli un anno e mezzo. Se Chiara si lamentava? Non lo so, non lo posso dire. Immagino sia difficile, se non hai ancora esperienza fai fatica a distinguere. Dovrebbero essere i responsabili a pensarci Invece, e questo è davvero deludente, oggi tra i colleghi c’è anche chi si è lamentato perché tutta Italia ha saputo di queste criticità, l’atteggiamento era quasi infastidito. Non è solo la storia di Sara, è quello che sta accadendo in tutta Italia in questo momento. Qualcuno ha osservato, lei tacitamente aveva deciso che le due notti di fila potevano andare bene, non si è rifiutata. Ma non stava a lei decidere se i carichi di lavoro sono eccessivi”.