Bari & Dintorni

Il mare più pulito d’Italia è in Puglia, battuta la concorrenza della Sardegna e della Toscana

La Puglia si conferma per il terzo anno consecutivo al primo posto in Italia per la qualità delle acque di balneazione. Le analisi microbiologiche condotte dal Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente, effettuate su un periodo di quattro anni (2019-2022), hanno confermato la qualità eccellente delle acque di balneazione della regione. La Puglia è seguita dalla Sardegna, dalla Toscana e dal Molise a conferma dell’alto livello raggiunto dal litorale italiano.

I campionamenti effettuati sono stati oltre 30.000 in tutta Italia con lo scopo di valutare la qualità delle acque di balneazione dal punto di vista sanitario. La direttiva comunitaria 2006/7/CE stabilisce la classificazione delle acque di balneazione in quattro classi di qualità: eccellente, buona, sufficiente e scarsa. I parametri microbiologici considerati sono le concentrazioni di Escherichia coli ed enterococchi intestinali, indicatori di contaminazione fecale. Le percentuali riportate riguardano il totale delle acque monitorate, escludendo quelle non sottoposte al controllo.

La presentazione dei monitoraggi effettuati dal Snpa si è svolta il 5 luglio e ha visto la partecipazione del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, dell’assessore regionale all’Ambiente, Anna Grazia Maraschio, del Direttore generale di Arpa Puglia, Vito Bruno, del Direttore scientifico di Arpa Puglia, Vincenzo Campanaro e del Direttore del Centro Regionale Mare di Arpa Puglia, Nicola Ungaro.

Il presidente Emiliano ha dichiarato in videoconferenza: “Ringrazio ARPA Puglia per la puntualità con la quale ha condotto l’indagine che viene presentata oggi. È una indagine che si ripete con rigore da molti anni e grazie ai loro dati oggi la Puglia può affermare per il terzo anno consecutivo di avere la qualità delle acque marine migliore in Italia, nonostante quest’anno l’Adriatico abbia subito l’alluvione dell’Emilia e soprattutto nonostante la pressione turistica che in Puglia aumenta. Questo è dovuto soprattutto al rispetto dei pugliesi che hanno per il loro mare ma anche al fatto che i puntuali controlli che ARPA realizza rendono assai pericolosa per chiunque l’attività di sversamento in mare di sostanze inquinanti”.

L’assessore all’Ambiente Anna Grazia Maraschio ha invece dichiarato: “Siamo orgogliosi di questo risultato. Non è un caso se per il terzo anno consecutivo la nostra regione può vantare il mare più pulito d’Italia. Anzi, è bene ricordare che non è sempre stato così, la Puglia era spesso fanalino di coda. Poco alla volta, grazie ad anni di programmazione, grazie a tutti gli enti coinvolti, al grande lavoro di Arpa, grazie allo sforzo corale di tutti, è arrivato questo trionfo dell’intera comunità”.

Vito Bruno, Direttore generale di Arpa Puglia, ha invece sottolineato l’importanza del lavoro dell’Arpa nella tutela delle acque di balneazione: “Abbiamo un gruppo di operatori specializzati che si occupano di mare 365 giorni l’anno. Questo risultato è frutto di un approccio molto rigoroso di Arpa, non solo nei monitoraggi e nei controlli in campo, ma anche nell’esprimere pareri e formulare prescrizioni nelle procedure autorizzative, così da “spingere” imprese ed operatori a fare sempre meglio, a presentare progetti e realizzare impianti che siano realmente sostenibili per il nostro ambiente”.

In concomitanza con l’inizio della stagione estiva, sono già stati avviati i campionamenti del 2023, con l’obiettivo di proseguire i controlli per garantire la salute dei bagnanti. I risultati delle analisi sono pubblicati sul sito delle Arpa e sul portale “Acque” del Ministero della Salute. In caso di rischi per la salute, vengono emanate misure anche temporanee come divieti di balneazione.

In conclusione, i controlli effettuati dalle Agenzie regionali dell’ambiente su tutto il litorale italiano confermano il livello elevato della qualità delle acque di balneazione, con la Puglia al primo posto per il terzo anno consecutivo. Un risultato importante per la tutela della salute dei bagnanti e per la valorizzazione del patrimonio naturale e turistico del nostro Paese.