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50enne a passeggio con il cane e la figlia 14enne viene aggredito da tre uomini e accoltellato

Una violenta aggressione ha scosso Milano la sera del 25 luglio, quando un uomo di cinquant’anni è stato ferito a coltellate mentre passeggiava con la figlia 14enne della sua compagna e il fedele cane di famiglia.

La scena drammatica si è verificata in via Rizzardi, a ridosso del parco di Trenno, intorno alla mezzanotte. Senza alcun motivo apparente, tre individui mascherati con passamontagna hanno improvvisamente accerchiato il cinquantenne. Prima di sferrare l’attacco, hanno urlato insulti offensivi contro la vittima, lasciandolo senza possibilità di reazione.

Senza pietà, i malviventi hanno colpito ripetutamente il 50enne con violenza, infliggendo quattro colpi di coltello. L’uomo ha subito tre ferite taglienti sul fianco destro e una sul lato sinistro dell’addome, che hanno causato gravi lesioni. Per fortuna, la minorenne che lo accompagnava è stata risparmiata dalla furia degli aggressori.

Dopo aver compiuto l’atto crudele, i delinquenti sono fuggiti senza rubare nulla, lasciando dietro di sé una scena di terrore. La pronta chiamata al numero di emergenza 118 ha permesso al 50enne ferito di ricevere immediati soccorsi. I paramedici, giunti sul luogo dell’aggressione, hanno trasportato l’uomo in codice rosso all’ospedale Niguarda, dove è stato sottoposto ad attenti esami medici e dove ancora rimane ricoverato per osservazione. Fortunatamente, le sue condizioni non sembrano essere più critiche e non vi è più pericolo per la sua vita.

La polizia, intervenuta prontamente, ha iniziato le indagini sulla vicenda, ascoltando la testimonianza della giovane figlia della compagna della vittima, che ha assistito impotente alla terribile aggressione. Anche la madre della minorenne, una donna di 41 anni, è stata interrogata dagli agenti per ottenere qualsiasi informazione utile alla cattura dei responsabili.

Al momento, sembra che la motivazione dietro questo atto atroce sia un mistero. Gli aggressori non hanno compiuto alcuna rapina, il che rende plausibile l’ipotesi di una vendetta premeditata e intenzionale. Tuttavia, gli inquirenti devono ancora fare luce su tutti gli aspetti di questa tragica vicenda.