Giovane mamma muore a 39 anni, tutte i giorni ha preso un integratore naturale però “aveva l’effetto di una droga”
Una madre di 39 anni muore a causa dell’assunzione regolare del kratom, un integratore con effetti simili agli oppioidi. I familiari chiedono maggiori regolamentazioni, mentre in Italia il prodotto è classificato come droga.
Krystal Talavera, madre di quattro figli e infermiera di professione, assumeva quotidianamente il kratom, credendo fosse un salutare integratore da aggiungere al suo caffè. Tuttavia, questo integratore le ha scatenato una grave insufficienza respiratoria, con effetti simili agli oppioidi, portandola alla morte.
Kratom: energizzante o pericolo nascosto?
Il kratom è un integratore estratto dalle foglie di un albero appartenente alla famiglia delle Rubiaceae. In alcuni paesi, è noto come un energizzante. Tuttavia, le conseguenze potenzialmente fatali dell’assunzione regolare di questo prodotto stanno emergendo.
Dopo l’ultimo decesso, i familiari delle vittime chiedono più regolamentazione governativa e maggiore consapevolezza sui rischi legati a questi prodotti a base di erbe. Le società produttrici negano ogni violazione della legge, mentre i siti come Kratom Distro promuovono i prodotti come “edificanti ed energetici”.
Gli effetti collaterali del Kratom
I medici mettono in guardia dal principio attivo del kratom, la mitraginina, che può creare dipendenza. Questa sostanza è stata riscontrata nei rapporti tossicologici di individui deceduti dopo aver consumato l’integratore.
In Italia, il kratom è considerato una droga e inserito nella Tabella I delle norme su stupefacenti e sostanze psicotrope. Nel Regno Unito, viene venduto normalmente, nonostante gli avvertimenti della FDA sui possibili danni al fegato, convulsioni, e persino la morte.