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Piattino vuoto pagato due euro, locale in pochi giorni travolto dalle critiche ma è un’omonima “Non siamo noi, fate attenzione prima di recensire”

“Buongiorno a tutti, da qualche ora giungono recensioni negative errate sulla nostra Osteria scambiata per un ristorante omonimo di Finale Ligure, fate attenzione prima di commentare o recensire.” Questo è l’inizio del messaggio di allarme di un noto ristorante lombardo, l’Osteria del Cavolo di Monza, che recentemente è stata inondato di critiche e lamentele ingiuste a causa di una pura coincidenza di nomi con un altro ristorante.

La confusione ha avuto origine da un evento sfortunato legato a un conto controverso, in cui un ristorante a Finale Ligure, con il medesimo nome, ha addebitato un costo extra per un “piattino di condivisione” servito a un tavolo. Tuttavia, la differenza tra i due locali era piuttosto evidente, in quanto il piatto servito, trofie al pesto, è una specialità ligure e non avrebbe trovato posto nel menu del locale di Monza.

I proprietari dell’Osteria del Cavolo originale hanno cercato di correggere l’errore tramite un post su Facebook: “La nostra Osteria del Cavolo (di Monza) è l’originale, fondato 22 anni fa a Monza appunto! Il ristorante a cui si riferisce l’accusa di errato addebito per divisione del piatto si trova a Finale Ligure. Oltretutto siamo chiusi per ferie!”

Tra le reazioni del pubblico, molti si sono mostrati solidali con il ristorante di Monza, mentre altri hanno addirittura promesso di visitarlo in segno di supporto. “Buongiorno! È pubblicità! A me è già venuta voglia di venire! Quando ci sarà meno gente verrò di sicuro!” scrive un commentatore, mentre un altro promette di tornare “Per solidarietà, per l’increscioso fatto, verrò a mangiare da voi. Tra le cose che non dimenticherò dei miei 4 anni a Monza sicuramente ci sono i pranzi e le cene all’Osteria del cavolo. Ottimo cibo, locale accogliente, personale gentilissimo. Siete il top e spero di tornare a trovarvi presto”.

Alcuni hanno persino esortato l’azione legale: “Dovrebbe denunciare per diffamazione, chi le ha messo una recensione negativa, facendo riferimento ai fatti di Finale. Così la prossima volta prima di “recensire”, leggono e stanno più attenti”. Un altro ha offerto consigli pratici: “Se posso permettermi dovete provare a contattare Google my business e spiegare il malinteso. Loro magari possono eliminare determinate recensioni se a maggior ragione dimostrate che l’attività è chiusa per ferie”.

Tuttavia, la risposta del gestore rivela la dura realtà della situazione: “Già fatto, non vengono eliminate perché non violano le regole, non capisco come ma questa è la risposta che continua a tornare, non trovo inoltre la possibilità di comunicare con un addetto”. Questa vicenda sottolinea quanto sia complicato navigare nel mondo delle recensioni online, soprattutto quando si verificano malintesi che possono danneggiare l’immagine di un’impresa innocente.