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In vista dell’autunno, Massimo Galli lancia l’allarme: “Il Covid non è scomparso, questa volontà di voltare pagina non mi fa piacere”

Mentre Galli esprime preoccupazione per l’atteggiamento compiacente verso il Covid, Palù ritiene che il virus stia diventando meno virulento e non vede particolari rischi nella nuova variante Pirola.

Massimo Galli, precedentemente a capo del reparto di Malattie infettive all’ospedale Sacco di Milano, esprime preoccupazione riguardo all’atteggiamento di “voltare pagina” sul Covid-19, che percepisce diffondersi nella società. Il medico sottolinea, come riferito da Adnkronos, che “il problema non è scomparso” e lancia l’allarme sull’insufficiente attenzione in vista della stagione autunnale.

Una “distrazione” storica

La “distrazione” che Galli osserva oggi riguardo al Covid-19 ha un parallelismo storico. Galli fa notare che, in passato, dopo eventi traumatici come la Prima Guerra Mondiale, vi è stata la tendenza a dimenticare, come se l’oblio potesse effettivamente cancellare i rischi esistenti. Tuttavia, l’esperto riconosce che, grazie alla vaccinazione, non siamo in una situazione così critica come avremmo potuto temere. Ma, sottolinea che “i morti si contano ancora a livello globale. Non possiamo ignorarlo“.

Contagi in aumento e la variante Pirola

Nel frattempo, in Italia, da luglio, si registra un incremento dei contagi, che nell’ultima settimana sono raddoppiati. A livello internazionale, si sta prestando particolare attenzione a una nuova variante del virus, identificata come BA.2.86 e denominata “Pirola”. Ci sono timori che questa variante possa essere più capace di eludere gli anticorpi prodotti dalla vaccinazione o da infezioni precedenti.

Posizione rassicurante di Palù

Contrariamente alle preoccupazioni di Galli, Giorgio Palù, virologo e presidente dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), ha una visione meno allarmista. Secondo Palù, il virus si sta dimostrando “sempre meno virulento”, limitandosi a causare sintomi come febbre, mal di gola e raffreddore, senza progredire verso forme più gravi come la polmonite. Riguardo alla variante Pirola, Palù menziona che non ci sono evidenze che suggeriscono che sia particolarmente pericolosa o contagiosa.