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Dopo i calciatori anche medici e infermieri italiani in fuga verso l’Arabia, in 500 pronti a trasferirsi per uno stipendio d’oro, “Fino a 20 mila euro al mese”

Medici e infermieri italiani stanno lasciando il Paese per stipendi più alti e migliori condizioni lavorative nei Paesi del Golfo, aggravando la carenza di personale sanitario in Italia.

Sempre più medici e infermieri italiani sono attratti dai Paesi del Golfo, come Arabia Saudita, Qatar, Emirati Arabi, Oman, Bahrain e Kuwait. Secondo Foad Aodi, presiden

te dell’Associazione medici stranieri in Italia (Amsi), le ragioni sono molteplici: stipendi elevati, minor pressione fiscale e “la grande stanchezza” accumulata lavorando in ospedale, aggravata dalla pandemia da Covid-19.

Cifre Preoccupanti dell’Esodo

Negli ultimi tre mesi, 500 professionisti del settore sanitario in Italia hanno manifestato l’intenzione di trasferirsi all’estero. La prima ondata comprende 100 professionisti veneti, seguiti da colleghi della Lombardia ed Emilia Romagna. Se confrontato con il resto dell’Europa, il trend italiano è preoccupante: in totale, solo 50 tra medici e personale sanitario hanno optato per la migrazione da altri Paesi UE.

Le offerte provenienti dal Golfo sono allettanti: stipendi che possono raggiungere i 20mila euro al mese per i medici e fino a 6mila euro per gli infermieri. A ciò si aggiungono benefici come alloggio, servizi, educazione per i figli, incentivi fiscali e una burocrazia più efficiente.

Domanda Crescente nei Paesi del Golfo

Si prevede che l’esodo non si arresti: l’Arabia Saudita, ad esempio, avrà bisogno di 44mila medici e 88mila infermieri entro il 2030, data l’evoluzione demografica e l’aumento dell’età media. Il 90% dei professionisti sanitari nel Paese proviene già dall’estero, e l’esperienza dei medici italiani è particolarmente apprezzata.

Le specialità mediche più richieste includono Dermatologia, Chirurgia generale, Ortopedia, tra le altre, come riportato dal Corriere della Sera.

Situazione Critica in Italia

Mentre medici e infermieri lasciano l’Italia, il Paese sta affrontando una carenza di personale sanitario, cercando di colmarla con l’assunzione di professionisti cubani. Questa migrazione verso l’estero “aggraverà la carenza di sanitari”, come sottolineato da Aodi.

Ulteriore motivo di preoccupazione è l’alto numero di dimissioni volontarie. Nel 2022, in regioni come Friuli Venezia Giulia, Piemonte e Veneto, 1530 operatori sanitari hanno rassegnato le dimissioni. Non si tratta solo di pensionamenti, ma di dimissioni reali, con oltre il 50% dei casi che sceglie di lasciare.

Una Questione di Sopravvivenza

Le condizioni lavorative stressanti, unitamente a stipendi non adeguati, stanno anche causando un fenomeno interno: la migrazione di professionisti dal Nord al Sud Italia. Con stipendi come 1400 euro al mese al Nord, molti non riescono a sostentarsi e optano per tornare nelle loro regioni d’origine.