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Medico eroe durante il Covid, licenziato dall’Asl “Non servi più”, scoppiano le polemiche

Emiliano Coletta, medico impegnato durante la pandemia, si trova senza rinnovo del contratto dall’ASL di Latina, nonostante il sostegno ricevuto.

I medici che hanno lavorato incessantemente durante la pandemia di Covid, un tempo definiti “eroi”, ora affrontano un cambiamento nella percezione pubblica.

Il cambiamento di percezione dei medici

 In particolare, Emiliano Coletta, figlio dell’ex sindaco di Latina, Damiano Coletta, rappresenta un esempio lampante di questo cambiamento. Secondo quanto riportato da Repubblica, l’ASL di Latina ha deciso di non rinnovargli il contratto. Questa decisione sorprende, considerando che Coletta aveva risposto alla chiamata durante il periodo più critico dell’emergenza sanitaria.

La situazione professionale di emiliano coletta

Emiliano Coletta, attivo all’ospedale Santa Maria Goretti dal 2020, ha prestato servizio sia nel reparto di medicina generale sia nei reparti Covid.

Nonostante il suo impegno e vari rinnovi contrattuali, che sembravano indicare l’importanza del suo ruolo, Coletta ha affrontato una situazione inaspettata. A differenza di altri 108 professionisti, a lui non è stato rinnovato il contratto alla fine di ottobre. Questa situazione solleva interrogativi sulla valutazione del contributo dei medici durante la pandemia.

La difesa dell’Asl e le dichiarazioni di supporto

L’ASL di Latina ha difeso la sua decisione affermando che Coletta non ha partecipato ai bandi necessari per il rinnovo. Tuttavia, c’è stato un sostegno significativo per lui.

Francesco Versaci, primario di cardiologia, aveva richiesto il rinnovo del contratto di Coletta a settembre, descrivendolo come «molto utile al mantenimento dell’attuale offerta assistenziale». Queste parole evidenziano il valore di Coletta all’interno della struttura ospedaliera e sollevano ulteriori domande sulla decisione dell’ASL di non rinnovare il suo contratto.