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Chef stellato allontanato da un hotel a cinque stelle, “Aiuto cuoco immobilizzato nudo su una sedia davanti al personale per un rituale di iniziazione”

Lo chef Aurélien Largeau è al centro di un’inchiesta per un rito di iniziazione umiliante avvenuto nella cucina dell’Hotel du Palais a Biarritz.

Abusi e umiliazioni in cucina

Un rito di iniziazione sconvolgente è venuto alla luce nella cucina dell’Hotel du Palais a Biarritz, coinvolgendo lo chef stellato Aurélien Largeau.

La Procura di Bayonne ha aperto un’indagine a seguito delle denunce che accusano Largeau di aver legato un aiuto cuoco, completamente nudo, a una sedia come parte di un rito di iniziazione.

Questo episodio, che si sarebbe svolto davanti a tutto lo staff del ristorante La Table d’Aurélien Largeau, avrebbe incluso ore di abusi, come riferito dalla stampa francese.

L’Hyatt Group, proprietario dell’albergo, ha dichiarato di non poter commentare oltre, citando la politica aziendale e il rispetto della privacy.

La controversa difesa dello chef

Aurélien Largeau, rispondendo alle accuse tramite BFMTV, ha negato fermamente le affermazioni, definendole false, diffamatorie e un attacco al suo onore.

Nonostante ciò, Largeau è stato allontanato dal suo incarico lo scorso 21 dicembre. Secondo quanto riportato, i video dell’incidente, che mostravano la vittima con una mela in bocca e una carota nelle natiche, sono stati condivisi sui social media prima di essere rimossi.

La vittima stessa avrebbe minimizzato l’incidente, definendolo un gioco, ma ciò non ha impedito il licenziamento dell’acclamato chef, noto per il suo contributo nella conquista di una stella Michelin per il ristorante.

Reazioni e conseguenze dell’incidente

Il caso ha suscitato indignazione e ha attirato l’attenzione dei media internazionali. L’accusa di “umiliante nonnismo” pesa gravemente su Largeau e sulla reputazione dell’Hotel du Palais.

Nonostante la difesa dello chef e la smentita degli abusi da parte della vittima, l’episodio ha portato a conseguenze drastiche per Largeau, che a 31 anni vede la sua carriera sotto i riflettori per motivi negativi.

Questa vicenda solleva questioni importanti riguardo la cultura del lavoro in ambito culinario e l’importanza del rispetto e della dignità in ogni ambiente professionale.