Bari & Dintorni

Bari, la commovente storia di Maria Grazia, neonata abbandonata in una culla termica e ora ambita

Maria Grazia, la bambina abbandonata a Bari, ha scatenato un’ondata di amore e interesse per l’adozione, dimostrando la profonda compassione della comunità.

Solidarietà per la piccola ritrovata

“Qui in Neonatologia sono arrivate una decina di richieste di adozione per Maria Grazia”.

Queste parole del primario Nicola Laforgia del Policlinico di Bari esprimono la grande empatia e il desiderio di numerose famiglie di accogliere la piccola Maria Grazia.

Trovata il 23 dicembre nella culla termica di una chiesa locale, la sua storia ha commosso profondamente la comunità.

La neonata, scoperta dal parroco Don Antonio Ruccia in seguito a una chiamata anonima, giaceva avvolta in un abbigliamento premuroso, evocando ricordi di un altro bimbo, Luigi, trovato nello stesso luogo anni prima.

Il calore e la generosità si sono riversati sul Policlinico, con donazioni di vestiti e giocattoli per la piccola Maria Grazia.

Serenità ospedaliera per la neonata

Il soggiorno ospedaliero di Maria Grazia è stato un periodo di tranquilla routine, caratterizzato da cure amorevoli e attenzioni continue.

“La bimba mangia tanto, dorme ed è serena,” confermano dal reparto, nonostante l’assenza dei genitori biologici.

La richiesta di adottabilità, inoltrata al Tribunale dalla Procura dei minori, dà il via a un processo scrupoloso e ponderato per trovare la famiglia adatta.

Maria Grazia, nel frattempo, è garantita di ricevere tutte le necessarie attenzioni nel reparto di Neonatologia, dove il personale si dedica alla sua cura con affetto e professionalità.

Verso un futuro amorevole per Maria Grazia

Il percorso verso l’adozione della piccola Maria Grazia richiede tempo e pazienza, un’esperienza familiare a molti che hanno intrapreso questa via.

Mentre si attende l’esito delle procedure legali e la valutazione delle coppie candidate, il personale del Policlinico di Bari si impegna quotidianamente nella cura della bambina.

“Da adesso – dissero le operatrici del reparto il giorno stesso del ritrovamento – ci siamo noi a prenderci cura di lei”.

La vicenda di Maria Grazia non solo ha sensibilizzato la comunità ma ha anche messo in luce l’incredibile spirito di solidarietà e di supporto che emerge in momenti di necessità.