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Moglie perde la vita per un infarto, il marito, per troppo dolore, muore di crepacuore. La figlia doveva laurearsi oggi

Minturno è stata scossa dalla tragica scomparsa di Maria Giovanna Lionello e del marito Carmelo, un evento doloroso che si verifica alla vigilia della laurea della loro figlia.

Fine improvvisa di una vita condivisa

La giornata di ieri ha segnato un momento di immenso dolore per Minturno con la scomparsa di Maria Giovanna Lionello, 59 anni, insegnante all’istituto Alberghiero Angelo Celletti di Formia, e del suo marito Carmelo, 64 anni.

Il destino ha voluto che la coppia, che ha trascorso una vita insieme, lasciasse questo mondo quasi simultaneamente. Maria, dopo essere rientrata dal lavoro, è stata colpita da un malore improvviso, con ogni probabilità un attacco cardiaco, che si è rivelato letale.

Anche l’intervento tempestivo del soccorso sanitario si è rivelato vano. Pochissimo dopo, anche Carmelo, già afflitto da problemi cardiaci, è venuto a mancare, non riuscendo a sopportare la perdita della moglie.

La coppia lascia due figli: Clementina, che avrebbe festeggiato la sua laurea all’Università “La Sapienza” il giorno seguente, e Giovanni, 24 anni.

Profonda commozione nella scuola di Maria

La comunità educativa dell’istituto Alberghiero Angelo Celletti, dove Maria ha insegnato per anni, è stata profondamente colpita dalla notizia.

L’istituto ha espresso il suo dolore e la sua solidarietà attraverso un commovente messaggio pubblicato su Facebook:

“Alle 8,10 come ogni giorno il suono della campanella ha dato il via alle lezioni, ma questa mattina incrociando i colleghi per i corridoi ed entrando nelle classi. Gli sguardi erano tutti bassi, le voci scommesse e i sorrisi in dispersione, ovunque il pensiero era diretto alla tragica perdita della collega Maria Giovanna Lionello. Se ne è andata improvvisamente, inaspettatamente, e con lei se n’è andato il marito Carmelo Martinoli, il compagno di una vita. La nostra comunità la vuole ricordare nella sua umanità, come madre e moglie sempre attenta, come docente appassionata, come amica, come compagna di lavoro che non è mai stato solo una professione, ma una scelta di vita accanto agli studenti più fragili. Ci lascia attoniti con un vuoto che non potremo colmare, ci stringiamo ai figli, Clementina e Giovanni, nostro giovane collega, e alla sua famiglia. Le parole non bastano a descrivere il dolore”.