Bari & Dintorni

Bari, Giovanni Cassano, Fratellastro di Antonio, Arrestato per Gravi Reati di Furto e Rapina

La polizia ha arrestato Giovanni Cassano, il fratellastro del noto ex calciatore Antonio Cassano, e sette complici per una serie di crimini che includevano furti e rapine, utilizzando tecniche di travestimento insolite.

Operazione di polizia porta a importanti arresti

Nel corso di un’operazione di polizia, Giovanni Cassano, fratellastro della celebrità del calcio Antonio Cassano, è stato catturato insieme a un gruppo di complici.

Questi individui sono stati incriminati per una varietà di reati gravi, tra cui associazione a delinquere, furti in abitazione, tentata rapina, furti di e su auto, falsificazione e violazione di misure di sorveglianza speciale.

Seguendo un mandato del gip di Bari, alcuni membri del gruppo sono stati confinati in carcere, mentre altri sono stati posti agli arresti domiciliari.

La banda e le sue attività criminali

Il gruppo criminale, guidato da Giovanni Cassano, ha operato principalmente nelle province di Bari e Barletta-Andria-Trani. Notato per la sua attività sui social media come “Giovanni U Curt”, Giovanni è emerso come il leader dell’organizzazione. Le indagini sono scaturite da denunce nei comuni di Castellana Grotte e Conversano alla fine del 2020. I criminali dimostravano grande abilità nell’acquisire informazioni personali e finanziarie delle loro vittime, scegliendo con attenzione chi colpire.

Strategie e strumenti utilizzati nei crimini

I membri del gruppo si avvalevano di minacce e violenza per appropriarsi di denaro e preziosi, spesso usando la fiamma ossidrica per aprire le casseforti.

Utilizzavano auto rubate di alta cilindrata, radio ricetrasmittenti, dispositivi per disturbare le frequenze, oltre a svariate attrezzature per tagliare e scassinare.

Il gruppo si avvaleva anche del supporto di terzi per attività come la duplicazione delle chiavi delle abitazioni delle vittime e l’accesso illegale ai dati per le visure delle targhe. Per mantenere l’anonimato durante i loro colpi, i membri del gruppo “erano soliti indossare parrucche da donna, cappellini, mascherine e passamontagna”.