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Agente cadde nel vuoto per fermare un evaso, Carmine, dopo mesi, si risveglia dal coma, “Sono un miracolato”

Carmine De Rosa, agente di polizia penitenziaria, riabbraccia i colleghi dopo il suo lungo recupero da un grave incidente che ha rischiato di costargli la vita mentre inseguiva un detenuto evaso.

Un atto eroico al limite della tragedia

Carmine De Rosa, un agente di polizia penitenziaria, ha avuto un incontro vicinissimo con la morte il 21 settembre scorso mentre inseguiva un detenuto evaso dal pronto soccorso dell’ospedale San Paolo di Milano.

“Per catturare l’evaso, mi sono lanciato dalla finestra del secondo piano dell’ospedale e cadendo sono finito in coma”, ha dichiarato De Rosa.

Quel giorno è iniziato un lungo periodo di recupero interrotto da momenti di angoscia mentre lottava per la sua vita.

Recupero agonizzante dopo un coraggioso inseguimento

Il detenuto in questione, Nazim Mordjaneera, un trentaduenne, aveva tentato di evadere alle prime ore del mattino, De Rosa, riuscì a fermarlo, ma cadde da 10 metri d’altezza.

L’agente fu stato ricoverato, con un trauma cranico e fratture alle vertebre cervicali. “Dopo la mia caduta, ho lottato tra la vita e la morte, in coma”, ha raccontato. Ma ora, finalmente, è fuori pericolo e ha avuto un toccante riunione con i suoi colleghi.

Dalle tenebre alla luce, la rinascita di un eroe

Dopo mesi di silenzio e recupero, De Rosa ha finalmente iniziato a parlare, descrivendo se stesso come un “miracolato”. “

Non so quale santo mi abbia salvato”, ha detto. “Quello che è successo l’ho saputo dai racconti degli altri, perché dell’incidente non ricordo nulla… Sono fortunato ad essere vivo”.

Ora, l’agente penitenziario si sta riprendendo, ancora non in grado di tornare in servizio, ma profondamente grato per la seconda opportunità che gli è stata data.