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La scomparsa misteriosa dei giovani Karol Canu e Giuseppe Contini, passati già 8 giorni senza notizie

Karol Canu e Giuseppe Contini sono scomparsi da otto giorni, alimentando le paure dei loro genitori. La mancanza di tracce guida all’ipotesi di un possibile giro di amicizie sbagliate.

Scartata l’idea di una fuga volontaria

Giuseppe Contini e Karol Canu sono misteriosamente scomparsi otto giorni fa, lasciando dietro una scia di paura e preoccupazione. Il giorno della loro scomparsa, avrebbero dovuto fare una breve visita in piazza ad Olbia, ma ciascuno dei due non fece ritorno a casa. La mamma di Giuseppe ha raccontato i momenti prima che suo figlio uscisse di casa, “Ha ricevuto una telefonata, l’ho sentito dire ‘me lo potevi dire prima’, sicuramente era un amico che gli chiedeva di uscire. Si è poi cambiato e mi ha detto ‘mà, non tardo, vado in piazzetta’. Alle 19.30 non era ancora rientrato e il suo cellulare era spento”.

I genitori di entrambi, non credono che i loro figli si siano allontanati volontariamente. Non hanno portato nulla da casa: nessun soldi, né carica batterie o vestiti. Le indagini delle forze dell’ordine mostrano che gli smartphone dei giovani erano stati localizzati vicino alla loro scuola prima di andare offline.

Appelli straziati e un muro d’omertà: la preoccupazione intensifica

La paura sta aumentando tra i genitori di Giuseppe e Karol, che temono che i loro figli possano essere coinvolti in un brutto giro. Gli inquirenti stanno esaminando l’ipotesi che i due potrebbero aver ricevuto minacce che li hanno condotti a nascondersi. Le famiglie, nel frattempo, lamentano l’esistenza di un muro d’omertà che nasconde la verità sulla scomparsa.

Chiara, sorella di uno dei ragazzi, ha espresso il suo sentimento in questa straziante dichiarazione, “Sono arrivate segnalazioni importanti che ci possono portare a seguire qualche pista. Prego tutte le persone che sanno cose aggiuntive o cose che sembrano insignificanti, di segnalare tutto quello che sanno. Le persone che segnalano non vengono rivelate a nessuno. Non abbiate paura e continuate a segnalare. Chiedo alle famiglie che conoscevano Giuseppe e Karol di interrogare i loro figli”.