A 13 anni suicida per sfuggire alle minacce di una baby gang, spunta ipotesi terribile: a capo dei bulli una sua ex fidanzata di 14 anni che non accettava di essere stata lasciata
Non accettava la nuova relazione di Alessandro. Per questo una ex fidanzata di 14 anni sarebbe stata a capo della banda che ogni giorno minacciava e insultava il povero Alessandro.
Il ragazzo ha deciso di farla finita lanciandosi dal quarto piano di un palazzo di Gragnano dove abitava con i genitori.
La causa dell’insano gesto sarebbero state le continue minacce ricevute in due chat da almeno sei ragazzi, due sembra siano maggiorenni.
Spesso Alessandro era stato minaccio che presto avrebbe avuto una “lezione” se non si fosse tolto la vita prima.
Sembra che a capo di questa band di bulli ci fosse l’ex ragazza di 14 anni che non avrebbe sopportato il rifiuto del ragazzo che aveva scelto un’altra ragazzina.
Dei sei indagati, oltre all’ex ragazzina di 14 anni, ci sarebbe un’altra ragazza maggiorenne e un ragazzo di 18 anni. Gli altri e tre della band sarebbero tutti minorenni.
Il 18 enne indagato era già noto alle forze dell’ordine perché autore di un pestaggio contro un altro adolescente.
A raccontare com’era Alessandro ci ha pensato il legale di famiglia, Avvocato Giulio Pepe: «Alessandro era, come è stato più volte ripetuto e scritto in questi giorni, un ragazzo solare, che andava bene a scuola e aveva tanti amici. Adesso i suoi genitori attendono solo il ritorno a casa della salma, per potere riabbracciare il figlio un’ultima volta prima di procedere ad una giusta sepoltura».