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Soliti Ignoti, Amadeus gela tutti: “Capita spesso che durante la trasmissione qualcuno si addormenti qui da noi”

Amadeus, alla conduzione de I soliti ignoti, durante la puntata di ieri ha sorpreso tutti con una battuta: “Capita che durante il programma qualcuno si addormenti”

Amadeus è ancora alla conduzione de I soliti ignoti anche se manca davvero pochissimo all’inizio della manifestazione canora più importante d’Italia, il Festival di Sanremo che quest’anno, per il quarto anno consecutivo, sarà lui a condurre oltre a rivestire anche il doppio ruolo di direttore artistico. Pare che sul palco dell’Ariston saliranno grandissimi nomi del panorama musicale italiani e stranieri nelle vesti di ospiti. Sarano quattro giorni che si concluderanno sabato 11 febbraio davvero da non perdere con promesse incursioni anche dell’amico fraterno di Amadeus, Rosario Fiorello. Ma tornando a I soliti ignoti, durante la puntata di ieri, giovedì 2 febbraio, Amadeus ha fatto una battuta che ha sorpreso e divertito tutti. Vediamo cosa è accaduto.

Amadeus: “Temevo si fosse addormentato, a volte capita qui”

Ieri sera, giovedì 2 febbraio, durante la puntata de I soliti Ignoti, Amadeus ha detto chiesto, come da prassi, all’ignoto numero 2 di scendere dal cubo e raggiungere il centro del palco. Poi, quando Amadeus gli ha rivolto il suo saluto “Buonasera”, lui non ha accennato ad alcuna risposta, continuando a guardare la telecamera, immobile.

A quel punto Amadeus lo ha di nuovo salutato già con uno sguardo abbastanza incredulo: “Salve” e solo allora l’ignoto, sorridendo, ha risposto al suo saluto.

E allora Amadeus ha detto: “Pensavo si fosse addormentato”.

E, ancora: “Sarebbe stato grave se si fosse addormentato un ignoto … A volte capita che qualche spettatore qui in studio si addormenti, ma nessun ignoto si è mai addormentato. Se dovesse addormentarsi un ignoto, sarebbe un problema…”.

Amadeus: “Pensavo che la mia carriera fosse al capolinea”

Qualche tempo fa, durante un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, Amadeus ha ricordato quando nel 2006 fece la scelta di lasciare la Rai per Mediaset e, finito qual contratto, nessuno lo chiamò più: «Fui lusingato: andavo a guadagnare di più, mi offrivano tre anni di contratto, potevo tornare a Milano dove stava mia figlia. Tutto perfetto».

E poi: «I tre anni di preserale si fermarono a pochi mesi. Sono rimasto fermo per due anni e ho rischiato che la mia carriera fosse al capolinea. Nessuno mi dava da lavorare, nessuno mi chiamava, non avevo più offerte, ero passato dall’essere uno che faceva picchi di ascolto a uno a cui non squillava il telefono. Sbagliai io ad accettare quella proposta, ma a quel punto avevo due strade: o mi disperavo o ripartivo da zero».

E poi ricominciò in Rai con Mezzogiorno in Famiglia e, a proposito di quella ulteriore gavetta, ha detto: «È stata più affascinante della prima che era capitata in età logica: a 45 anni hai una consapevolezza diversa, non sei neanche sicuro che le cose vadano bene, ma sono sempre stato tranquillo e fiducioso».