Bari & Dintorni

Gianni Rivera a 80 anni si rimette in gioco, vuole comprare il Bari e diventarne l’allenatore

Gianni Rivera, all’età di 80 anni, ha manifestato l’interesse di acquistare il club calcistico del Bari e intraprendere il ruolo di allenatore. Sebbene possa sembrare un’idea audace, Rivera la considera estremamente fattibile e concreta. La celebre icona del Milan, che ha ottenuto il riconoscimento UEFA Pro per allenare anche in Serie A tre anni fa, ha annunciato il suo progetto in un’intervista al Corriere della Sera. “Un gruppo di amici e io abbiamo preso la decisione di investire nel calcio, sia in Serie A che in Serie B, a partire dal Bari. Recentemente, ho avuto una conversazione telefonica con il sindaco Antonio Decaro, a cui abbiamo comunicato la nostra disponibilità.”

Secondo Rivera, se il Bari fosse stato promosso in Serie A, il progetto avrebbe potuto essere concretizzato immediatamente, poiché il regolamento UEFA non permette a una stessa persona di possedere due squadre nella stessa competizione.

Tuttavia, al momento il progetto è in attesa di ulteriori sviluppi e, nel caso in cui non si concretizzasse, l’ex calciatore è aperto ad altre offerte nel settore calcistico. Inoltre, Rivera ha svelato che il presidente uscente della FIGC, Tavecchio, aveva espresso il desiderio di nominarlo commissario tecnico della Nazionale italiana dopo l’insuccesso dell’esperienza di Ventura durante le qualificazioni ai Mondiali in Russia (Tavecchio si dimise poco dopo).

Tuttavia, il presidente UEFA Ceferin non concesse una deroga per permettere a Rivera di assumere tale incarico senza il necessario tesserino. In quel momento, l’ex calciatore aveva persino preso in considerazione l’idea di frequentare il corso di allenatore a Coverciano, un corso che aveva completato tre anni fa, coincidendo con l’epidemia di pandemia. Nonostante il trascorrere di ben 44 anni dalla sua ultima partita giocata, Rivera è convinto di possedere ancora le capacità necessarie per diventare un allenatore di successo, poiché ha sempre dimostrato un’intelligenza tattica e un’abilità di leadership innata durante la sua carriera sul campo.