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Il mondo del calcio piange Vincenzo D’Amico, morto dopo una lunga battaglia contro il tumore

E’ morto all’età di 68 anni l’ex calciatore della Lazio, dopo aver combattuto contro un tumore

Una carriera dedicata alla Lazio

Vincenzo D’Amico, soprannominato affettuosamente “O’Rey” di Piazza Roma, ha dedicato gran parte della sua vita al calcio e, in particolare, alla Lazio. Fin dai primi anni, quando indossava la maglia del Cos Latina, ha mostrato un talento straordinario, attirando l’attenzione dell’Almas e successivamente del club biancoceleste. Con determinazione e passione, ha indossato la maglia della Lazio per quindici stagioni consecutive, dal 1971 al 1986.

La Lazio ha sempre occupato un posto speciale nel cuore di Vincenzo D’Amico. Durante la sua carriera, ha salvato il club dal baratro della Serie C in più di un’occasione. Il suo contributo è stato fondamentale in momenti critici, come la storica partita contro il Varese il 6 giugno 1982. Con tre gol straordinari, D’Amico ha ribaltato le sorti della partita e garantito la salvezza del club biancoceleste.

Un amore profondo per Latina

Oltre al suo legame con la Lazio, Vincenzo D’Amico ha sempre mantenuto un profondo attaccamento alla sua città natale, Latina. Dal 2007 al 2009, ha ricoperto il ruolo di presidente della Virtus Latina, contribuendo alla rinascita del calcio locale. Il suo impegno e la sua dedizione sono stati fondamentali per ridare vita al calcio nella comunità latina.

L’eredità di un grande campione

Vincenzo D’Amico lascia un’impronta indelebile nel mondo del calcio. Il suo talento, la sua passione e la sua determinazione rimarranno un esempio per le generazioni future. La sua carriera straordinaria e il suo amore per la Lazio e Latina saranno ricordati come un’epoca d’oro del calcio. Il suo impatto non si limita solo al campo da gioco, ma si estende anche al cuore di coloro che lo hanno ammirato e rispettato.

Il calcio e tutti coloro che hanno avuto la fortuna di incrociare il cammino di Vincenzo D’Amico si uniscono nel dolore per la perdita di un grande campione e di un uomo straordinario. La sua eredità vivrà per sempre nei cuori di chi ha avuto il privilegio di conoscerlo e di ammirare il suo talento.