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Tenta di uccidere di notte la moglie strangolandola, arrestato, si difende “Sono sonnambulo”

In un episodio di violenza domestica a Braone, un uomo di 58 anni ha tentato di strangolare la moglie prima di gettarsi dal terzo piano. Sopravvissuto all’incidente, ora affronta un processo per tentato omicidio.

La terrificante notte di violenza a Braone

Un episodio di violenza familiare ha scosso la piccola cittadina di Braone, in provincia di Brescia, il 4 gennaio 2021. Un uomo di 58 anni ha tentato di strangolare la moglie nel cuore della notte. La donna, difendendosi, è riuscita a morderlo.

In seguito, l’uomo si è alzato e si è lanciato dal terzo piano della loro abitazione. Miracolosamente sopravvissuto, ma con gravi ferite, l’uomo è ora imputato nel processo per tentato omicidio della moglie.

La difesa e la testimonianza della moglie

La donna, che nel frattempo ha ottenuto la separazione, ha descritto la drammatica esperienza in aula durante il processo di primo grado. “Stavo dormendo quando ho sentito qualcosa sul mio viso,” ha raccontato, “Ho reagito e ho lottato con questa figura che non ho riconosciuto. Ho sentito un dito in bocca e l’ho morso. Mi sono ritrovata in terra e ho visto che, di spalle, c’era mio marito. Ho urlato a mio figlio che papà voleva uccidermi. Mio marito si è girato e sembrava un’altra persona: un pazzo. Poi si è buttato dal terzo piano”.

Analisi medica e aggiornamenti sul processo

Secondo una relazione presentata in tribunale da un perito, “quella notte l’uomo poteva essere sotto l’effetto di parasonnia non rem o una forma epilettica notturna.” Questa analisi potrebbe avere un impatto significativo sulla difesa dell’uomo, che sostiene di essere stato in stato di sonnambulismo durante l’aggressione. Il processo è stato rinviato al prossimo 22 febbraio, quando ulteriori dettagli verranno esaminati.