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Giovanni Allevi mostra tutto il suo sconforto: «Ho fratture in tutto il corpo, che senso ha combattere?”

Giovanni Allevi, lo strepitoso musicista ha postato sui social tutto il suo sconforto per la malattia

Giovanni Allevi è un compositore molto famoso ed apprezzato che ha iniziato la sua carriera dopo la formazione presso il conservatorio Francesco Morlacchi di Perugia e il conservatorio Giuseppe Verdi a Milano.

E’, attualmente, uno dei più importanti compositori contemporanei anche se, spesso, non è stato apprezzato per il suo stile.

Allevi è autistico ad alta funzionalità e in passato ha spesso sofferto di attacchi di panico.

Tempo fa ebbe modo di dire: “Non posso sapere cosa mi riserva il futuro, ma una cosa è certa: bisogna amarla questa vita, anche quando il buio ci travolge».

La malattia che lo ha colpito nel 2022

Il 18 giugno 2022 Allevi ha messo al corrente il suo pubblico di essersi ammalato e ha anche dato il nome della sua malattia, mieloma multiplo dopo di che si è allontanato dalle scene per curarsi.

Giovanni Allevi in preda allo sconforto: “Ossa fratturate per sempre, mi chiedo cosa significhi combattere”

Da allora ha sempre aggiornato i suoi fans del suo stato di salute e, se fino a qualche tempo fa scriveva così: “Ce la stiamo mettendo tutta, aspettatemi!”, qualche giorno fa ha allarmato tutti per il tenore del post che ha scritto.

Infatti, ha raccontato a che punto è la sua malattia: ““Il mieloma mi ha lasciato fratture ossee in diverse parti del corpo. E allora mi chiedo cosa significhi combattere“.

E poi ha continuato: “Come sto? In tanti me lo chiedete. Non bene, è forse il periodo più difficile della mia vita. Ma le terapie stanno facendo il loro lavoro. Grazie a tutti per le manifestazioni di affetto””

E poi, ancora: “Il mieloma mi ha lasciato fratture ossee in diverse parti del corpo in particolare le vertebre, alcune delle quali sono inoperabili e forse rimarranno doloranti per sempre. E allora mi chiedo cosa significhi combattere”.

 E, infine ha concluso così: “Le mie mani ora tremano per i farmaci, ma una musica nuova invade la mia mente in modo impetuoso e io non ne perdo una nota. Ora è dolce, ora folle e incomprensibile, sognante e riflessiva, metafisica. Non vedo l’ora di farvela ascoltare”.

Questo è il primo post dove viene fuori tutto il suo sconforto, infatti, prima di questo ne aveva scritto un altro di tutt’altro tenore, scrivendo così accanto all’immagine del suo libro preferito “L’arte della guarigione”: “Per secoli la guarigione è stata un’arte magica, sciamanica, dove il talento del medico alchimista incontrava la piena fiducia del paziente, che si abbandonava alle sue visioni; la scienza intanto ha fatto passi da gigante senza dimenticare quel passato”.