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Pupi Avati lascia tutti a bocca aperta: “A Lucio Dalla piacevano le donne, cosa gli è accaduto dopo una cura ormonale”

Pupi Avati è un regista amatissimo sia dal pubblico che dagli attori che amano farsi dirigere da lui.

Giuseppe Avati, questo è il suo vero nome è nato a Bologna.

All’inizio la sua vena artistica l’ha manifestata nel jazz, infatti dal 1959 al 1962 è stato un componente della Doctor Dixie Jazz Band e suonava il clarinetto. Poi, successivamente è entrato a far parte della band di Lucio Dalla.

Pupi Avati ha raccontato così: «Il mio sogno era diventare un grande clarinettista jazz. Ma un giorno nella nostra orchestra arrivò Lucio Dalla. All’inizio non mi preoccupai più di tanto, perché mi pareva un musicista modestissimo. E invece poi ha manifestato una duttilità, una predisposizione, una genialità del tutto impreviste: mi ha tacitato, zittito, messo all’angolo. Io a un certo punto ho anche pensato di ucciderlo, buttandolo giù dalla Sagrada Familia di Barcellona, perché si era messo in mezzo tra me e il mio sogno.

Pupi Avati: “A Lucio Dalla piacevano le donne”

Pupi Avati ha fatto una dichiarazione che ha lasciato tutti senza parole e che ha fatto anche molto discutere. Infatti, ha dichiarato in occasione di un’intervista rilasciata a La Stampa: «Lucio non cresceva, la mamma gli fece fare una cura a base di ormoni che in qualche modo lo ha compromesso. Non solo non è cresciuto, ma a un certo punto Lucio è diventato ospito, peloso. Non se questo mutamento abbia avuto riflessi in ambito sessuale».

E poi ha anche aggiunto: «A Lucio, nel periodo in cui suonavamo insieme, piacevano moltissimo le ragazze, era un assatanato delle donne, era innamorato pazzo della sorella dell’impresario Cremonini, l’attrazione per il mondo femminile era in lui presente e inequivocabile. Poi a un certo punto della sua vita, qualcosa cambiò».

Pupi Avati ha rivelato di aver inserito in un suo film questo aspetto della vita di Lucio Dalla

Avati ha poi anche aggiunto di aver raccontato in un suo film ciò che è accaduto al suo grande amico Lucio Dalla: «È una storia che ho in qualche modo trasferito nel mio film Regalo di Natale, ho raccontato il cambiamento di sessualità di uno degli amici. Allora era diverso, non è come oggi, certe cose si vivevano con impaccio e imbarazzo. Lucio chiuse tutti i rapporti con le persone del prima, credo anche un po’ per quella ragione. È un problema che tutti noi amici abbiamo vissuto, io di sicuro. Con Lucio, in tutta la mia vita, ho parlato di qualunque cosa, tranne che di questo aspetto. Mai».